14 marzo 2024 - Il presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, accompagnato dal segretario generale Alessandro Guerri, sta partecipando al Let Expo, l’evento fieristico organizzato dall’Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile dedicato al trasporto, alla logistica e alla mobilità ecosostenibile, in corso a Verona dal 12 al 15 marzo e giunto alla terza edizione.
Nell’ambito degli incontri, organizzati da Alis - Italia
in Movimento intorno alla portualità, il presidente Andrea Agostinelli è
intervenuto nel panel dedicato a “Sistema ETS e Fuel Maritime: ostacolo e
opportunità per il trasporto europeo?”
Nel corso della discussione, il presidente Agostinelli ha
analizzato le conseguenze delle Direttive europee evidenziando, di contro, le
importanti performances espresse dallo scalo portuale di Goia Tauro. “Il nostro
scalo è resiliente – ha spiegato - grazie ad una nostra strategia che ci
permesso, già nel primo bimestre dell’anno, di raggiungere vistosi risultati di
crescita. Non a caso, abbiamo registrato un aumento del 20 percento nel
traffico contenitori e un ulteriore balzo in avanti del 9 percento nel
trasbordo delle autovetture”.
Il presidente
dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio si è,
quindi, soffermato sugli interventi infrastrutturali programmati e completati
dall’Ente per garantire una sempre maggiore crescita. “Il porto di Gioia Tauro
– ha detto Agostinelli - è un porto in controtendenza. Siamo di fronte ad una
realtà in cui l’Autorità di Sistema portuale investe molto, attraverso
l’adozione di un programma di infrastrutturazione importante. Porteremo tutto
il canale portuale ad una profondità di fondali pari a 18 metri e il prossimo 7
maggio inaugureremo l’ultima banchina che sarà dedicata alla creazione di un
polo per le riparazioni navali.
A tutto questo si aggiungono le scelte dei suoi due
Terminalisti (MCT e AUTOMAR) che credono molto nel nostro scalo e continuano ad
aumentare i loro traffici portuali. Questa è la nostra strada per affrontare
sia le conseguenze delle Direttive europee che quelle dell’attuale crisi del
Mar Rosso. Del resto, i numeri dei primi di due mesi del 2024 confermano la
bontà delle nostre scelte”.