Luciano Serra |
2 febbraio 2024 - Il Presidente di ASSONAT-Confcommercio Luciano Serra ha chiesto all’ISTAT una immediata revisione dei nuovi codici ATECO riguardanti i porti turistici.
Nella versione preliminare dell'ATECO 2025, infatti, le
strutture dedicate alle attività di gestione di porti turistici vengono
impropriamente inserite nella macro categoria dedicata alle Altre attività
ricreative e di divertimento (codice 93.29).
“I porti turistici – sottolinea Luciano Serra - non svolgono attività di intrattenimento, per quanto all’interno di essi possano essere presenti attività economiche operanti in tale settore. I porti turistici prestano servizi di estrema importanza sotto il profilo dell’interesse pubblico e della collettività di supporto al trasporto marittimo e per vie d’acqua interne”.
“Per questo – aggiunge Serra - in considerazione della loro funzione pubblica di supporto alle attività di ricovero e gestione delle imbarcazioni, i porti turistici sono stati sempre classificati nella categoria ATECO 52.22.09 “Servizi di supporto al trasporto marittimo e per vie d’acqua interne”. Classificazione che ha consentito la regolare prosecuzione delle attività portuali durante tutte le fasi di “lock down” legiferate durante la Pandemia da Covid 19.
È pertanto impensabile che le nostre imprese, che hanno
alle spalle notevoli investimenti infrastrutturali per garantire la sicurezza
delle imbarcazioni e che svolgono effettivamente le proprie attività in mare e
per vie d’acqua, possano essere equiparate ad attività ricreative e
divertimento”.
“È essenziale – conclude Serra - ancor di più oggi in un momento così rilevante per l’Economia del Mare italiana con il suo primo Piano del Mare, riaffermare le peculiarità e la centralità della portualità turistica. Per questo abbiamo convocato il 20 febbraio prossimo a Roma i primi Stati Generali della Portualità Turistica Italiana, nuova tappa nel percorso di definizione di un Piano strategico nazionale 2025/2027 che dia al nostro settore la giusta riconoscibilità”.