IAPH: I porti non devono competere, ma collaborare per i combustibili puliti

4 dicembre 2024 - Jens Meier, Presidente dell'Associazione internazionale dei porti (IAPH) e CEO dell'Autorità portuale di Amburgo, ha esortato i porti a collaborare attivamente alla condivisione delle conoscenze tra loro e la comunità marittima per accelerare la decarbonizzazione. 

Meier ha parlato al recente vertice "COP28 Shaping the Future of Shipping" organizzato dalla ICS a Dubai il 10 dicembre con oltre 300 CEO dell'industria marittima, ministri del governo e ONG presenti.

 "Non dovremmo considerare questo come un problema competitivo tra i porti - ha commentato Meier - Dobbiamo sviluppare strumenti insieme per garantire che l'infrastruttura sia disponibile per i combustibili a basse e zero emissioni di carbonio per quando le navi chiamano in porto."

 Ha citato come esempi di tale collaborazione il potenziamento delle capacità dei porti e delle loro persone, nonché lo sviluppo di strumenti di sicurezza e livello di preparazione a cura dell'associazione tra i colleghi del comitato tecnico clima ed energia dell'IAPH. 

Nei mesi scorsi, l'IAPH ha lavorato come partner del progetto IMO Norway GreenVoyage2050 per sviluppare competenze nella manipolazione sicura ed efficiente dei combustibili alternativi a un seminario tenuto a Mumbai, in India, con la partecipazione di professionisti portuali di paesi in via di sviluppo. 

Nel 2024, un tool di valutazione del livello di preparazione del porto sviluppato da un gruppo di porti avanzati del World Port Climate Action Program e del Clean Marine Fuels Working Group dell'IAPH sarà reso disponibile dall'IAPH come primo strumento di autovalutazione manuale dopo il test con successo dal porto di Rotterdam. Alla domanda se i porti saranno pronti in tempo con l'infrastruttura, Meier ha affermato che l'Autorità portuale di Amburgo e altri porti saranno pronti. 

Ha aggiunto che un altro fattore importante da considerare è il volume di domanda critica necessario, data la densità inferiore di questi combustibili e la necessità che le organizzazioni portuali guardino ai loro KPI e ai loro profitti.