È stata presentata la ricerca “Il cluster yachting & cruising nelle Marche” del gruppo di lavoro dell’Università Politecnica delle Marche del professor Donato Iacobucci con l’Associazione Marche Yachting and Cruising, illustrata dalla ricercatrice Valentina Giannini. Per numero di occupati diretti, le Marche sono la quarta regione in Italia, con l’11,3% degli oltre 31 mila dipendenti a livello nazionale. La quota lavoro, però, sale notevolmente con gli occupati dell’indotto del settore produttivo che superano i 10 mila. L’industria della nautica da diporto marchigiana copre il segmento yacht ed explorer entrambi per il 17%, il 67% riguarda altri prodotti. La specializzazione produttiva è ripartita fra grandi yacht di lusso (20-40 metri), super yacht (40-80 metri), manutenzione e refitting. Dalla ricerca Univpm emerge che la catena del valore dell’industria coinvolge largamente l’economia marchigiana: l’80% delle attività produttive è affidato a partner esterni, l’outsorcing è distribuito a fornitori che si trovano in prevalenza in Italia e nelle Marche.
Quattro le sfide che aspettano il settore al centro del confronto, con una sala del Ridotto al completo, coordinato da Nicola Capuzzo, giornalista di Super Yacht24. Il primo tema è l’innovazione che ha visto, nel periodo di programmazione europea 2014-2020, le imprese del cluster protagoniste di 30 progetti di ricerca realizzati con bandi regionali con un investimento totale di 19 milioni di euro di cui 9 milioni di risorse private. Un’altra sfida riguarda l’attenzione alla qualità e alla sostenibilità, con una sempre maggiore cura da parte del cluster verso questi fattori. Fondamentali, poi, per la crescita di yachting e cruising sono le risorse umane e la formazione così come la necessità di nuovi spazi per la nautica in ambito regionale.