20 ottobre 2023 - L’imprenditoria femminile fa fatica ad emergere e affermarsi con l’Europa che è maglia nera, davanti solo a Medio Oriente e Nord Africa, per il numero di startup innovative con donne al comando (12,6%). Addirittura, come riportato dal Financial Times, il 98% dei finanziamenti del venture capital, sono destinati alle realtà maschili. Per supportare l’incremento e lo sviluppo dell’impresa al femminile LifeGate Way lancia, insieme a Ventive, il programma di accelerazione “Women in Action” dedicato alle donne che desiderano innovare nell'ambito della sostenibilità.
“Avere una leadership al femminile è uno dei passi per creare equità nelle organizzazioni e alimentare le competenze imprenditoriali delle donne è un fattore di accelerazione”
dichiara Elga Corricelli, co-founder insieme a Layla Pavone del programma Women in Action.
Il tessuto imprenditoriale e le startup scontano un forte gap sul fronte dell’impiego delle risorse e dei talenti femminili nel management aziendale. Secondo i dati riportati dal portale specializzato Venturebeat.com nel mondo sono solo il 15%, in media, le donne founder di startup innovative con l’Europa che tra le aree geografiche, con il 12,6%, è al penultimo posto di questa speciale classifica a pari merito con l’America Latina e davanti solo all’area MENA (10,1%). Guidano il ranking l’Oceania che ha una startup su 5 a guida femminile (21,6%) e il Nord America (15,7%).
Negli USA, secondo quanto rivelato dal Financial Times, le startup guidate da donne hanno ricevuto solo l'1,9% dei finanziamenti (-0,5% rispetto al 2021), pari a circa 4,5 miliardi di dollari dei circa 238,3 miliardi di dollari di capitale di rischio stanziati dagli investitori nel mercato del venture capital.
E in Italia? Sulla base del V Rapporto nazionale sull’imprenditoria femminile, realizzato da Unioncamere in collaborazione con il Centro Studi Tagliacarne e Si. Camera, le imprese guidate da donne sono solo una su 5 (22,2%) e le startup innovative con una founder femminile sono poco più di una su 10 (12,6%). Complessivamente, come svelato dai dati del portale Dealroom.co, le startup italiane scalabili fondate da donne hanno un valore d’impresa pari a 2 miliardi di euro, con una percentuale media del 16% che pone la Penisola al secondo posto dietro la Finlandia (23%) e sopra quello che è il valore medio a livello europeo (8%).
Negli ultimi 5 anni le scaleup italiane hanno avuto una crescita del valore d’impresa pari al +34,5% mentre, a livello europeo, nel 2022 gli investimenti degli attori attivi nel mercato del venture capital sulle startup guidate da donne sono diminuiti del 20% a quota 4,1 miliardi di euro.