12 ottobre 2023 - Venerdì 6 ottobre 2023, alle ore 15.30
nell’ambito del Tevere day, si è svolto, presso lo scalo De Pinedo, lungotevere
Arnaldo da Brescia, barcone di Marevivo, la Tavola Rotonda “Verso il Giubileo
2025: Roma e Fiumicino tra navigabilità e rigenerazione metropolitana del
Tevere”.
I primi interventi di saluto hanno messo in evidenza
l’interesse della Regione e del Comune di Fiumicino a rivitalizzare il contesto
ambientale, sociale ed economico fluviale e farne uno dei centri di
aggregazione dell’attività dei romani e dei turisti che, soprattutto
quest’anno, hanno invaso pacificamente la città, nonché dei pellegrini del
prossimo Giubileo 2025. In particolare, il delegato del Comune di Fiumicino,
Massimiliano Graux, ha auspicato che anche il Comune di Roma possa nominare un
delegato per il fiume, e l’assessore Ghera ha annunciato, a breve, un convegno
in Regione sulle tematiche del Tevere.
Gli interventi dei tecnici hanno poi illustrato i più
recenti progetti in materia di navigabilità del Tevere recentemente sviluppati
e proposti da soggetti pubblici e privati, con alterne vicende, all’attenzione
delle istituzioni. Il tema è prepotentemente tornato all’attenzione a seguito
dell’accelerazione impressa alla realizzazione delle due nuove iniziative
portuali alla foce del fiume, una da parte dell’Autorità di sistema portuale
del Mar Tirreno centro settentrionale e una della Fiumicino Waterfront S.r.l.,
società di diritto italiano partecipata da Royal Caribbean Group, che investe
circa 434 milioni di euro in vista del Giubileo 2025, per la realizzazione di
un nuovo approdo crociere a Fiumicino, intervento inserito nel DPCM 8 giugno
2023 per il Giubileo 2025.
E’ stato rimarcato che il fiume è già teoricamente, navigabile.
Una prima fase di interventi attuabili entro il 2025, dell’importo stimabile in
circa 120 milioni di euro, potrebbe comprendere la regolarizzazione di un
canale a doppio senso navigabile in sicurezza a una velocità compatibile con
tempi di percorrenza di 60-90 minuti dalla foce al Porto di Ripa Grande e di un
altro analogo tratto dall’isola Tiberina all’approdo Duca d’Aosta, rivalutando
le banchine come struttura urbana.