17 ottobre 2023 - Da oggi e fino al 18 dicembre, chiude completamente a TIR e auto il Tunnel del Monte Bianco. Una chiusura annunciata certo, ma che s’inserisce nel quadro estremamente difficile della gestione dei valichi alpini, sottovalutato da sempre, e gestito in modo complessivamente squilibrato. Purtroppo, la sua importanza emerge, ed in modo spesso dirompente, solo a seguito di eventi critici: si accende un faro che dopo poco si spegne fino alla successiva crisi.
E’ accaduto così ad agosto, e già adesso a metà ottobre la questione sembra quasi dimenticata. Confetra Nord Est, prendendo spunto dalla vicenda del tunnel del Monte Bianco (la cui chiusura, per ben tre mesi l’anno, è prevista fino al 2040!) vuole mantenere alta l’attenzione su un tema che è vitale per l’economia italiana.
Paolo Salvaro presidente di Confetra Nord Est spiega:
“Magari a qualcuno può sembrare strano che Confetra Nord Est intervenga in occasione della chiusura del Tunnel del Bianco ma lo facciamo proprio perché la questione di tutti i valichi alpini è una emergenza del Paese, che è poco compresa a ogni livello. L’Ufficio Studi di Confetra, ha calcolato che, nel 2022 a fronte di un import/export del Paese con il resto del mondo di oltre 485 milioni di tonnellate, circa 220 milioni di tonnellate, il 45% del totale che vale circa 690 miliardi di euro riguarda gli scambi con l’Europa a 27.
Di questi 690 miliardi, il 42 % cioè 290 miliardi di euro passa attraverso i valichi alpini che sono oramai tutti dei veri colli di bottiglia. Per il sistema della logistica, anche se ogni valico alpino ha le sue peculiarità, i valichi vanno visti come un unico sistema di connessione della nostra economia con il resto d’Europa e quello che accade con il Bianco o con il Frejus, dove la ferrovia, dopo la frana in Francia di questa estate, non riaprirà prima della primavera del 2024, coinvolgono tutti”.
Per Confetra Nord Est la gestione dell’arco alpino
dovrebbe essere coordinata da un’unica struttura composta dagli stakeholders –
gestori delle infrastrutture, operatori dei servizi e amministrazioni nazionali
e locali – che raccolga in tempo reale i dati di traffico e di agibilità e
disponga di modelli sempre aggiornati di simulazione multimodale, in grado di
supportare il decisore, politico e tecnico – sia nelle emergenze dovute ad
eventi imprevedibili sia nella programmazione degli interventi di manutenzione
ordinaria e straordinaria delle infrastrutture stradale e ferroviaria – e che
comunichi tempestivamente, attraverso una piattaforma dedicata, con gli utenti
delle infrastrutture.