4 settembre 2023 - La European House - Ambrosetti, in collaborazione con Eni e Snam, ha condotto uno studio strategico dal titolo "Carbon Capture and Storage: una leva strategica per la decarbonizzazione e la competitività industriale".
Lo studio evidenzia che l'Italia può assumere un ruolo di
leadership nello scenario internazionale di decarbonizzazione, sostenendo il
dibattito a livello europeo con proposte concrete per lo sviluppo del CCS.
Il CCS (Carbon Capture and Storage) è una tecnologia che
cattura l'anidride carbonica (CO2) dai processi industriali e la immagazzina in
modo sicuro e permanente. È una soluzione indispensabile per ridurre le
emissioni di CO2 dai settori hard to abate (difficili da decarbonizzare),
salvaguardando così la sopravvivenza e la competitività di importanti settori
economici.
L'Italia ha un grande potenziale per lo sviluppo del CCS,
grazie alla presenza di strutture industriali hard to abate e di giacimenti di
gas inesauribili che possono essere utilizzati per lo stoccaggio della CO2.
Lo studio stima che, entro il 2050, in Italia si
potrebbero stoccare circa 300 milioni di tonnellate di CO2, pari a circa
quattro volte le emissioni annuali della Regione Lombardia. Ciò sarebbe
possibile grazie alla costruzione del Ravenna Hub, un progetto che prevede la
realizzazione di un sistema di cattura, trasporto e stoccaggio della CO2 con
una capacità totale di oltre 500 milioni di tonnellate.
Il Ravenna Hub è un progetto strategico per l'Italia, che
le permetterebbe di posizionarsi come un punto di riferimento per lo sviluppo
del CCS a livello europeo. Il progetto, inoltre, creerebbe un valore aggiunto
di 1,55 miliardi di euro e oltre 17.000 posti di lavoro entro il 2050.
Per lo sviluppo del CCS è necessario che l'Italia
definisca un quadro regolatorio chiaro e stabile che incentivi gli investimenti
in questo settore. È inoltre necessario che venga potenziata la ricerca e lo
sviluppo di nuove tecnologie CCS, in particolare per l'utilizzo della CO2
catturata.