16 settembre 2023 - Sicurezza, welfare, formazione: questi i temi al centro del convegno “Human Factors” che aprirà la XV edizione di Port&ShippingTech in programma l’11, 12 e 13 ottobre a Palazzo San Giorgio a Genova. Lo shipping e la logistica portuale sono ambienti caratterizzati da un elevato livello di complessità e imprevedibilità, in cui i fattori umani sono di importanza centrale per il funzionamento dell’intero sistema. Più che in altri settori, le persone al lavoro devono essere formate, preparate, garantite nella loro salute e sicurezza e assistite in caso di problemi.
Ma non solo: il benessere all’interno di un luogo di lavoro si misura anche sul livello di soddisfazione delle persone che ne fanno parte sia in termini di prospettive di crescita personale, sia di balance lavoro-vita privata, di flessibilità ed equità e, non meno importante, in termini di retribuzione.
La giornata prosegue con il convegno organizzato dal sindacato dei lavoratori marittimi USCLAC-UNCDIM-SMACD che presenterà i primi risultati di una ricerca sulla valutazione dei fattori di rischio psico-sociale e dei fattori protettivi dal disagio psico-sociale nel contesto marittimo.
L'evento è il frutto della collaborazione fra il sindacato e “Psicologia del mare", il gruppo di ricerca guidato da Francesco Buscema (Università di Torino) e Clarissa Cricenti (Università La Sapienza di Roma). L’obiettivo della partnership è sviluppare ricerche psicologiche sui lavoratori marittimi e il loro benessere.
In contemporanea Port&ShippingTech affronta due temi altrettanto cruciali per lo sviluppo del settore logistico-portuale: la navigazione a breve-medio raggio con la sessione “Short sea: passengers and RO-RO” e il ruolo dei porti come snodo centrale della supply chain per tutti i settori produttivi nazionali con la sessione “Ports & supply chains”.
La navigazione a breve-medio raggio è un settore in cui il cluster marittimo italiano è leader a livello europeo. Lo sviluppo delle Autostrade del Mare con il sostegno finanziario del marebonus è cresciuto e si tratta ora di rendere strutturale lo shift intermodale su tratte costiere e di bacini come l’Adriatico, anche per il ruolo importante che lo short sea shipping dovrà rivestire nella decarbonizzazione. Lo sviluppo logistico è fondamentale per quello dei settori produttivi italiani, in cui i porti rappresentano uno snodo d’entrata e d’uscita strategico. È necessario quindi considerare l’intera supply chain in modo integrato tra produzione, logistica di terra e porti con una forte componente tecnologica per rendere fluida la gestione dei dati e la movimentazione delle merci.