7 agosto 2023 - Eni ha ufficializzato oggi, in una comunicazione alla controparte libica National Oil Corporation (NOC), la revoca dello stato di Forza Maggiore sulle aree esplorative A e B (onshore) e C (offshore) in Libia. La società Eni, in qualità di operatore con una quota del 42,5%, coadiuvata da BP con il 42,5% e Libyan Investment Authority con il 15%, aveva dichiarato lo stato di Forza Maggiore nel 2014 a causa di gravi problemi di sicurezza nella regione.
La decisione di revocare la Forza Maggiore è stata presa dopo il completamento di un dettagliato Security Risk Assessment condotto da Eni, che ha certificato la presenza di condizioni di sicurezza adeguate nelle aree interessate dal programma esplorativo. Questo studio ha fornito un risultato positivo, consentendo alla joint venture di riprendere le attività esplorative previste dai contratti nelle zone coinvolte.
La revoca dello stato di Forza Maggiore consentirà a Eni, in qualità di operatore dei blocchi, di riprendere le attività esplorative nei bacini designati, alcuni dei quali sono prossimi agli impianti a gas di Wafa.
Eni svolge un ruolo di primaria importanza nel settore energetico libico, contribuendo all'80% della produzione nazionale di gas, pari a 1,6 miliardi di piedi cubi al giorno nel 2022. La società è il principale fornitore di gas per il mercato domestico libico.
Presente in Libia dal 1959, Eni gestisce un vasto portafoglio di asset, comprese attività di esplorazione, produzione e sviluppo.
Le attività produttive di Eni sono realizzate tramite la società mista Mellitah Oil and Gas BV, in cui Eni possiede il 50% delle quote e NOC detiene l'altra metà.
Nel 2022, la produzione complessiva di petrolio equivalente di Eni in Libia è stata di 165.000 barili al giorno.
La revoca dello stato di Forza Maggiore rappresenta un importante passo avanti per Eni e per il settore energetico libico, favorendo la ripresa delle attività esplorative e il consolidamento della posizione di Eni come attore chiave nella produzione e fornitura di gas nel paese.