1 luglio 2023 - Ennesima procedura strategica per lo sviluppo del porto di Messina è stata appena pubblicata dall’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto. Si tratta della gara ad evidenza pubblica per l’affidamento della concessione di costruzione e gestione conto proprio e conto terzi del terminal crocieristico nel Porto di Messina che rappresenta un passo fondamentale per consolidare uno degli asset strategici del sistema portuale.
L’Ente, dopo l’esito negativo della gara bandita nel 2019 a causa di ricorso e successivo contezioso amministrativo, ha preferito stavolta un iter diverso optando per un progetto di Partenariato Pubblico-Privato (PPP).
La procedura prevede la costruzione e successiva gestione del nuovo terminal crociere partendo comunque dal progetto esecutivo del 2018, aggiornato nella sola parte economica solo per poter avere una stima dell’investimento da porre a base di gara pari a circa 7,6 milioni di euro.
L’ingombro planimetrico resta dunque di circa 1840 mq e la volumetria complessiva è confermata; il concorrente non potrà pertanto intervenire sulle forme e strutture del terminal potendo procedere però con l’aggiornamento della progettazione esecutiva per la parte relativa alle aree interne. Queste ultime potranno quindi essere ottimizzate in funzione della migliore gestione dei flussi dei passeggeri in imbarco, sbarco e transito.
Per la realizzazione dell’opera è previsto un anno di tempo e durante i lavori di costruzione il concessionario avrà l’onere di gestire l’attuale tensostruttura, al fine di consentire con continuità i servizi per le navi da crociera in attracco a Messina. Il precedente terminal dovrà comunque essere dismesso e smontato alla conclusione e collaudo dei lavori della nuova stazione marittima.
L’aggiudicatario dovrà essere un operatore economico con gestione pregressa di terminal, porti, idrovie e sevizi affini di accoglienza e ciò per assicurare una conduzione della struttura improntata sulla massima efficienza valorizzando le esperienze maturate nello specifico settore.
Il concessionario dovrà infatti impegnarsi, nel vecchio e nel nuovo terminal, a favorire con ogni mezzo, sia a livello programmatico in seno al proprio piano operativo di gestione, sia nella quotidiana gestione, l’utilizzo delle infrastrutture da parte della massima possibile pluralità di vettori marittimi crocieristici.