Con una lettera indirizzata al Presidente dell’Autorità
Nicola Zaccheo, la Confetra ha infatti comunicato che non parteciperà
all’iniziativa contestandone la legittimità e qualsiasi utilizzo delle
informazioni raccolte.
Per il Presidente Confetra Carlo De Ruvo,
“l’indagine non ha ragione di essere in quanto riguarda settori, quali quello dell’autotrasporto e della logistica, già liberalizzati e già compiutamente regolati a livello tanto europeo quanto nazionale e sui quali pertanto l’ART non può né potrebbe adottare alcun atto di concreta regolazione.
Inoltre – sempre secondo De Ruvo – l’indagine non è stata preceduta da alcuna analisi preliminare e sembra finalizzata ad acquisire surrettiziamente elementi puramente formali di strumentalità regolatoria.
In terzo luogo, i quesiti travalicano il perimetro delle competenze dell’ART invadendo quelle del Governo, del Parlamento o di altre Autorità indipendenti. Per questi motivi la Confetra – conclude De Ruvo – auspica che in tutte le sedi istituzionali competenti sia promossa una profonda azione di revisione e delimitazione del ruolo dell’ART che non può pretendere di autoregolarsi imponendo oltretutto una contribuzione obbligatoria a operatori e settori economici che dovrebbero viceversa essere completamente esclusi in quanto né destinatari né beneficiari della competenza regolatoria dell’Autorità. Più che di una contribuzione si tratta di una forma di tassazione occulta di cui la Confetra chiede la definitiva soppressione anche per il pregresso”.