6 luglio 2023 - Si è chiusa la spedizione effettuata da 3B Meteo in Groenlandia che aveva come finalità divulgare ciò che sta effettivamente accadendo sul nostro pianeta a causa dei cambiamenti climatici in atto. L’isola è stata il primo luogo scelto per un progetto che, ogni anno, avrà come protagonista una località diversa del nostro Pianeta.
La spedizione è partita il 16 giugno ed è terminata il 29. Emozionanti le testimonianze di tutto il team e toccanti le parole del meteorologo Paolo Corazzon.
In Groenlandia ci sono le zanzare! E sono numerose e cattive! È una delle stranezze osservate direttamente dal team di 3B Meteo sull’isola.
Dal 16 al 29 giugno, infatti, Paolo Corazzon, meteorologo e responsabile media 3B Meteo, Sergio Brivio, fondatore e socio, Luca Pace, meteorologo e responsabile reparto meteo, Vanessa Minotti, divulgatrice media, Isacco Emiliani, fotografo e videomaker e Samuele Catanese, social media specialist hanno dato vita a una spedizione in Groenlandia finalizzata non solo a verificare in loco gli effetti dei mutamenti climatici, ma a divulgare le informazioni raccolte e a raccontarle in prima persona per sensibilizzare la gente su questo importante tema.
Grazie al sito groenlandia.3bmeteo.com, appositamente creato per l’occasione e che ha raccolto quasi mezzo milione di visite, ogni giorno è stato possibile ammirare immagini e ascoltare video testimonianze del team. Il sito ha ottenuto un elevatissimo numero di visualizzazioni e, giorno dopo giorno, il team ha raccontato esperienze uniche. Dalla fine degli Anni ‘70 a oggi l’Artico ha perso complessivamente quasi 2 milioni di km quadrati di ghiaccio, con un tasso di perdita annuale di circa 37.000 km quadrati.
Ma gli effetti del cambiamento climatico sono molto meno astratti di quanto si possa immaginare e sono visibili nella quotidianità.
Paolo Corazzon, una volta rientrato in Italia, ha raccontato: “Quella in Groenlandia è stata una spedizione che non dimenticherò mai, una missione che aveva lo scopo di verificare gli effetti del cambiamento climatico e che, purtroppo, sono davvero evidenti e drammatici.
I ghiacciai si stanno fondendo a una velocità impressionante, sulla superficie dei ghiacciai si possono vedere pozzanghere enormi di acqua azzurrissima, lo spessore dei ghiacci si sta riducendo e si vedono adesso spuntare montagne dal ghiacciaio che un tempo erano ricoperte di ghiaccio e neve. I ghiacci non riescono, sempre più spesso, ad arrivare al mare, stanno arretrando di diversi chilometri sulla fascia costiera e, quando ci arrivano, gli iceberg che si staccano sono sempre più piccoli proprio perché lo spessore del ghiaccio è sempre più piccolo.
E poi il permafrost, che è il terreno che normalmente dovrebbe essere ghiacciato, che si sta smollando a causa delle alte temperature. Interi quartieri di alcune cittadine che poggiavano su questo terreno sono stati sfollati per timore dei crolli. Le temperature sono molto più alte di un tempo. D’inverno si arrivava fino a -40°, ora a malapena si raggiungono i -20°”.