7 giugno 2023 - La produzione di energia elettrica può
contribuire in modo rilevante alla decarbonizzazione, favorendo e accelerando
la transizione di molti settori chiave dell’economia nazionale attraverso
l’elettrificazione. Una rapida decarbonizzazione del settore elettrico
produrrebbe quindi un effetto cascata, funzionale alla decarbonizzazione di
comparti cruciali (trasporti, riscaldamento, ecc.), e permetterebbe di
raggiungimento degli impegni europei e internazionali sul clima, nei tempi
stabiliti.
In questo senso, il Governo italiano - nel G7 dell’estate
2022 - ha indicato un obiettivo di produzione di energia elettrica da fonti
rinnovabili di oltre il 70% già nel 2030, in linea con gli obiettivi del Green
Deal europeo. Una traiettoria fondamentale per il raggiungimento del near zero
al 2035.
Ad oggi le rinnovabili sono altamente competitive nella
produzione di energia, ma resta ancora molto da fare per garantire una loro
integrazione nelle reti e nel sistema elettrico. Un sistema pensato e costruito
per le fonti fossili.
Può l’Italia puntare al 100% rinnovabili entro il 2035,
come stanno facendo altri paesi europei ed extraeuropei, mantenendo l’impegno
preso al G7 lo scorso anno?
Se ne parlerà Lunedì 12 giugno 2023 presso l’Hotel
Nazionale, Piazza Montecitorio – Roma, durante un incontro che vedrà la
presentazione e la consegna al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza
Energetica Picchetto Fratin dello studio commissionato da Greenpeace,
Legambiente e WWF Italia a Artelys e ECCO, il think tank italiano per il clima.
Lo studio presenta un modello di simulazione economica
del sistema elettrico, la soluzione più vantaggiosa per decarbonizzarlo quasi
completamente al 2035, garantendo la sicurezza del sistema.