13 maggio 2023 - Le forti criticità del quadro normativo europeo, e i relativi obiettivi, sono stati al centro della seconda giornata conclusiva del Primo Forum Fuels Mobility - “Trasporti: tra ambiente e sicurezza”, l’evento convegnistico sull’innovazione tecnologica nella mobilità sostenibile e nella rete carburanti, promosso da BFWE - BolognaFiere Water&Energy in collaborazione con Assogasliquidi-Federchimica, Assopetroli-Assoenergia e Unem. Quello che è emerso dagli interventi è che il trasporto è responsabile di oltre il 20% delle emissioni a livello globale e di conseguenza la mobilità sostenibile è il pilastro della transizione energetica.
Tuttavia gli obiettivi europei sono difficilmente raggiungibili nei tempi stabiliti. Questo perché la strategia Ue è impostata su un “approccio ideologico”, che non tiene conto né delle peculiarità di ogni singolo Paese, in particolare dei suoi punti forza, né di tutti i vettori energetici che possono contribuire alla decarbonizzazione dei trasporti.
Altri problemi emersi: le infrastrutture che devono essere adeguate ai nuovi veicoli circolanti e le normative Ue che si applicano solo in Europa e non in altri Paesi, con conseguente perdita di competitività.
In tutte le tavole rotonde è stato quindi messo in risalto il ruolo fondamentale di tutti i vettori che insieme possono contribuire a decarbonizzare il trasporto su strada, ferroviario, marittimo, privato e pubblico: Gpl, Gnl, biometano, efuels, biocarburanti, idrogeno, elettrico.
Tutti concordi nel dire che non ci sono soluzioni uniche e ogni segmento ha bisogno della sua soluzione ideale. Multi-energia, è stata la parola d’ordine. Alcune società stanno investendo anche in nuove tecnologie per la miscelazione tra vari carburanti, come metano e idrogeno. Molte altre stanno ampliando il loro core business, ad esempio dall’elettrico si stanno focalizzando anche sull’idrogeno e sui nuovi carburanti “green”.