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Il riciclo della plastica: obiettivo di governi, imprese e consumatori


15 marzo 2023 - Cosa c'è da sapere sul recupero e il riciclo della plastica, aspetto fondamentale per proteggere l'ambiente e garantire un futuro sostenibile. In occasione della giornata mondiale del riciclo, programmata per il 18 marzo 2023, la visione di TÜV Italia che, grazie alle attività svolte dai laboratori pH, può offrire supporto alle aziende. La plastica non biodegradabile accumulata negli oceani e sulla terra rappresenta una minaccia per la fauna selvatica e l'ecosistema. 

Il riciclo della plastica permette di ridurre l'impatto ambientale, conservare le risorse naturali e produrre materiali nuovi a basso impatto ambientale. Tuttavia, per ottenere un impatto significativo, è necessario che vi sia una maggiore consapevolezza e un impegno da parte dei governi, delle industrie e dei consumatori per aumentare la quantità di plastica riciclata e ridurre la produzione di nuovi materiali a base di plastica non riciclabile. 

Un primo passo è stato fatto grazie alla cosiddetta direttiva SUP, ovvero il Decreto Legislativo n. 196 dell’8 novembre 2021, pubblicato in GU del 30 novembre 2021, dove è stata recepita la Direttiva del 5 giugno 2019, n. 2019/904/UE “sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti in plastica sull’ambiente”. 
“La finalità di questo decreto, molto importante a nostro avviso, è quella di prevenire e ridurre l’incidenza di prodotti monouso di plastica sull’ambiente, in particolare l’ambiente acquatico, e di conseguenza sulla salute umana”, 
dichiara Silvia Arrigoni, Sales Area Manager Food Contact dei laboratori pH - Gruppo TÜV Italia. 
“In aggiunta, si prefigge l’obiettivo di incentivare misure volte a promuovere l’utilizzo di plastica riciclata idonea al diretto contatto alimentare nelle bottiglie per bevande”. 
Tra le misure introdotte, il decreto prevede specifici requisiti per le bottiglie per bevande e relativi tappi e coperchi, con una capacità fino a tre litri. I tappi delle bottiglie sono, infatti, tra i rifiuti più comuni che si possono trovare a terra e tra i dieci prodotti inquinanti più spesso rinvenuti sulle spiagge europee perché possono staccarsi facilmente dai loro contenitori e andare perduti per semplice distrazione. 

In generale, secondo un dossier di Legambiente, la plastica è il materiale più rinvenuto, rappresentando l'81% dei rifiuti sulle spiagge italiane. A decorrere dal 3 luglio 2024, i prodotti di plastica monouso, elencati all’interno del decreto, i cui tappi e coperchi sono di plastica, possono essere immessi sul mercato solo se questi restano attaccati ai contenitori per la durata dell’uso previsto del prodotto. 

Molte aziende si sono già adeguate, senza aspettare il 2024, e hanno iniziato a produrre tappi – denominati tethered – che non si staccano da bottigliette o contenitori, assicurando così il suo corretto smaltimento.

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