22 marzo 2023 -
“Gli armatori italiani sono in prima linea per fare la loro parte sui tanti dossier aperti a livello europeo e internazionale, a partire da quelli legati alla decarbonizzazione, e anche la nostra costante e qualificata presenza nei luoghi dove si prendono le decisioni a livello continentale lo evidenzia.
Nell’ultimo anno, con l’apertura dell’ufficio a Bruxelles, abbiamo portato il nostro contributo di esperienza e conoscenza delle realtà in cui operiamo, promuovendo lo sviluppo dei traffici marittimi in Italia, Paese che anche grazie all’operato del Governo e dei nostri Europarlamentari è tornato protagonista in Europa.
Fatto che ci è stato ribadito in questi giorni di incontri ai più alti livelli delle Istituzioni dell’Unione e ulteriore dimostrazione è che anche la Commissione è pronta a sostenere la nostra richiesta di rivedere la metrica del CII (Carbon Intensity Indicator) dell’IMO”.
È il commento del Presidente di Assarmatori Stefano Messina al termine della ‘due giorni’ che ha portato i vertici dell’associazione armatoriale italiana a incontrare a Bruxelles autorevoli esponenti delle Istituzioni dell’Unione europea.
“Abbiamo rappresentato le specificità dell’Italia in questo comparto – ha aggiunto Messina – ricordando che gli armatori italiani sono leader a livello mondiale per la flotta ro-ro/pax, connettendo la più ampia comunità insulare d’Europa, e primi nel Mediterraneo nei servizi delle Autostrade del Mare. Anche per questo siamo preoccupati dal nuovo CII dell’IMO, del quale è urgente cambiare la metrica.
Così come è pensato oggi porta a effetti opposti rispetto a quelli di salvaguardia ambientale, penalizzando proprio il naviglio italiano che ogni giorno toglie migliaia di camion dalla strada: in tal senso, come detto, sono arrivati segnali incoraggianti anche dalla Commissione.
Per quanto riguarda il pacchetto Fit for 55, e in particolare l’ingresso dello shipping nel sistema ETS, abbiamo ottenuto importanti misure per salvaguardare principi garantiti dalla Costituzione come la continuità territoriale, tutelando i collegamenti con le Isole Minori, e altrettanto bisogna fare per Sardegna e Sicilia al fine di scongiurare un netto aumento dei costi del trasporto. Questo è importante anche in vista del negoziato finale di trilogo sulla proposta di regolamento FUEL EU Maritime che si terrà domani proprio qui a Bruxelles”.