23 febbraio 2023 - Sul territorio nazionale sono già attive realtà che possono essere prese come punti di riferimento nella produzione di biometano a chilometro zero. Un tema di assoluta attualità a pochi giorni dalla pubblicazione del decreto da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), che ha presentato le regole applicative per accedere agli incentivi sull’immissione del biometano nella rete del gas naturale.
A Vicenza i due impianti di Motta Energia e EBS consentono, congiuntamente, la produzione di circa 7.000 tonnellate di biometano liquido all’anno, partendo dalla valorizzazione di effluenti zootecnici (letame e liquami bovini, pollina) provenienti da 120 aziende agricole del territorio.
Il bio-GNL prodotto è destinato all’alimentazione del trasporto pesante e fornisce carburante a più di 200 camion per una percorrenza totale di 100 mila chilometri all’anno. Entrambi gli impianti sono di proprietà di Iniziative Biometano: EBS è un brownfield, ovvero un impianto di biogas riconvertito, mentre Motta Energia è un greenfield costruito ex novo.
Per questo progetto la AB di Orzinuovi, leader nelle soluzioni di sostenibilità energetica (dalla cogenerazione ai biocombustibili), ha fornito le tecnologie per coprire l’intera filiera di trasformazione del biogas in biometano. L’upgrading del biogas avviene attraverso due sistemi di purificazione a membrane BIOCH4NGE® che a regime permettono di produrre complessivamente 1200 Sm³/h di biometano.
I 2 liquefattori CH4LNG®, basati sulla tecnologia Stirling, permettono successivamente la trasformazione del biometano purificato in biometano liquido mentre i due cogeneratori ECOMAX®, alimentabili sia con il biogas sia con il gas naturale, producono l’energia a supporto degli altri processi, soddisfacendo i requisiti di sostenibilità e al tempo stesso garantendo le migliori prestazioni economiche.