13 febbraio 2023 - Il Piano 2030 del settore elettrico elaborato da Elettricità Futura prevede oltre 360 miliardi di euro di benefici economici, in termini di valore aggiunto per filiera e indotto, con 540.000 nuovi posti di lavoro nel settore elettrico e nella sua filiera industriale nel 2030, che si aggiungeranno ai circa 120.000 di oggi.
È quanto emerge dai risultati finali dello studio “La filiera italiana delle tecnologie per le energie rinnovabili e smart verso il 2030” di Enel Foundation realizzato con Althesys ed Elettricità Futura che è stato presentato all’evento organizzato a Roma da Elettricità Futura, Enel Foundation e Althesys, condotto e moderato da Mariangela Pira, Giornalista Sky TG 24.
"L’elettricità prodotta da fonti rinnovabili - spiega il Ministro dell’Ambiente e Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto - rappresenta la via fondamentale per attuare gli obiettivi che ci siamo posti entro il 2050. Questo settore oggi rappresenta il motore economico e culturale della transizione energetica, in grado di attivare entro dieci anni fino a mezzo milione di nuovi posti di lavoro green.
Esiste - aggiunge Pichetto - un parco di progetti e investimenti che attende il via libera dal sistema delle autorizzazioni: al Ministero stiamo lavorando per sbloccare procedure spesso farraginose che bloccano questi impianti. La conoscenza e il talento dell’imprenditorialità italiana - conclude - possono costruire la nostra sicurezza energetica, nella sostenibilità ambientale”.
“L'Italia e l'Europa devono lavorare assieme per una piena sovranità energetica e tecnologica, anche mirando ad un’autonomia sul fronte materie prime fondamentali”.
Ha dichiarato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
“Dobbiamo realizzare una risposta strategica dell’Europa e dell’Occidente alla sfida, anche valoriale, che ci viene posta dalla Cina e dalla Russia. Servono regole in sintonia con le richieste delle imprese e risorse che garantiscano chi investe in rinnovabili e green. Su questo il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ed il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica sono come due binari finalmente allineati, anche con gli altri dicasteri coinvolti, su cui corre il treno della transizione ecologica e digitale che può fare dell’Italia un modello produttivo sulle rinnovabili. C’è finalmente un governo che agisce all’unisono, per coniugare ambiente ed industria nella sostenibilità del Sistema Paese”.