15 febbraio 2023 - Nella foto: Guido Rovesta_Presidente Gruppo Finservice S.p.A. -
Solo la Germania, con oltre 55 miliardi di euro, ha stanziato più dello Stato italiano a cui segue la Francia (3°) con circa 41 miliardi. Al di là della nuova Legge di Bilancio 2023, che comprende bonus e incentivi mirati, si registra una predisposizione nuova delle aziende italiane nei confronti delle agevolazioni per l’efficientamento energetico. Da un recente report stilato dal Centro Studi di Gruppo Finservice S.p.A., importante realtà del settore delle consulenze di finanza agevolata, risulta, infatti, che nel 2022 le imprese più attente a sottoscrivere questa tipologia di pratiche si sono concentrate nel Nord Ovest, Sud e Isole, ma l’incidenza è cresciuta maggiormente in Centro Italia dove la percentuale di richieste è persino raddoppiata.
“La crisi può essere una vera benedizione per ogni persona e per ogni nazione perché è proprio la crisi a portare progresso”: le parole di Albert Einstein mettono ancora più in risalto un quadro generale di grande difficoltà ed incertezza che, ad oggi e da ormai diversi mesi, sta influenzando l’Europa e l’Italia. La causa scatenante è la crisi energetica che, stando a quanto indicato dal portale economico Visual Capitalist, nel solo 2022 ha spinto i paesi europei a investire una cifra di poco inferiore ai 250 miliardi di euro per supportare famiglie, associazioni e imprese. Entrando più nel dettaglio, ecco la top 3 delle nazioni che hanno investito maggiormente: l’Italia si piazza 2° con 45 miliardi di euro stanziati per finanziamenti come i crediti d’imposta per le industrie e i bonus a supporto dei cittadini (1° la Germania con oltre 55 miliardi e 3° la Francia con 41 miliardi). Soffermandoci sul contesto italiano, emerge una recente indagine di Confartigianato che mette in risalto come il caro energia in Italia stia mettendo a rischio quasi 900mila imprese e oltre 3.5 milioni di addetti. Le stesse organizzazioni, però, possono contare anche su una serie di agevolazioni introdotte dal precedente Governo nel corso del 2022 che, a loro volta, vengono rafforzate dalla legge di Bilancio 2023, la quale prevede due tipologie di incentivi. La prima è il credito d’imposta per aziende ad alto consumo energetico, la seconda, invece, riguarda gli incentivi alle organizzazioni verso investimenti in fonti di energia rinnovabile.
con positività.