11 gennaio 2023 - “Morti sulle strade: chi fa le norme, se non il Parlamento?” La domanda del presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè riapre il tema del rispetto delle regole.
“Secondo i dati, sulle strade italiane il numero dei decessi è tra i più elevati in Europa e nel mondo”,
premette Uggè, che si chiede:
“Non saranno politici incapaci ad aver fatto norme che hanno incrementato le situazioni di insicurezza? Penso ad esempio al ‘via libera’ dato alle auto di piccola cilindrata che si possono condurre con patente AM o ai monopattini”.
“La logistica, se si considera il numero dei decessi (nelle attività di autotrasporto e magazzinaggio) è collocata al secondo posto di questa triste classifica – prosegue Uggè – I soliti commentatori, che tuttavia non colgono l’occasione di approfondire, approfittano di un dato drammatico per espandere la teoria del trasportatore Killer della strada. Sicuramente esistono i delinquenti, gli ubriachi e gli incapaci (come nel triste caso dell’investimento di Rebellin). La domanda che ci si dovrebbe porre riguarda le ragioni che sono alla base di tante, troppe morti: il mancato rispetto delle regole che già esistono”.
Un punto che per Uggè riguarda in primis la sicurezza stradale, e, successivamente, anche l’incremento del costo dei carburanti.
“Oggi ho potuto leggere in un articolo che l’aumento dei carburanti al distributore sarebbe un ‘duro colpo alla logistica’. Vero, ma si potrebbe evitare. Come? Con l’applicazione, anche in questo caso, di regole che già esistono e che prevedono la responsabilità condivisa fra trasportatori e committenti, sia sul piano della sicurezza (in caso di incidenti) che su quello dei maggiori costi”,
spiega il presidente di Conftrasporto.
“Se i committenti si ostineranno a non voler condividere i maggiori costi con gli autotrasportatori (cosa che invece è prevista per legge), tutto il fardello dei rincari continuerà a gravare esclusivamente su questi ultimi. Perché si consente a coloro che sono corresponsabili di fingere, invece, di tutelare i trasportatori? Eppure, se contribuissero per la loro parte, il problema non si scaricherebbe interamente sulla logistica”,
aggiunge Uggè.
“Conftrasporto è disponibile ad offrire collaborazione e conoscenza su temi così delicati al ministro Salvini, che giustamente intende intervenire sulle regole”,
conclude il presidente di Conftrasporto.