18 gennaio 2023 - I grandi brand dell’hotellerie investono sul centro sud Italia. E sono soprattutto le grandi catene internazionali ad aver messo gli occhi sul nostro Paese. Lo rivela uno studio di Assoturismo-CST presentato a Napoli da Alessandro Fiorentino, professore dell’Università la Sapienza di Roma e della Luiss, in occasione della terza edizione di Tuttohotel, in svolgimento alla Mostra d’Oltremare.
Lo studio sottolinea che si sta affermando un avanzamento lento ma costante di queste forme imprenditoriali rispetto alla formula ancora dominante in Italia della proprietà e gestione diretta. Nel centro sud Italia si sono avuti recenti ingressi significativi sia di operatori nazionali che hanno ampliato la presenza geografica verso sud, sia di brand internazionali che hanno intensificato la presenza nelle regioni meridionali. In particolare, si riscontra un elevato dinamismo nel segmento di fascia di offerta più elevata degli alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso.
Tra le operazioni recenti si possono segnalare in particolare per il sud Italia l’acquisizione del gruppo di villaggi turistici Bluserena, l’apertura di Four Seasons Hotels & Resorts in Sicilia e Puglia, il consolidamento della presenza di Rocco Forte Hotels a Palermo e Trapani e l’espansione verso la Puglia, l’apertura ancora in Sicilia di Adler Resort e di HNH Hotels.
Nella stessa regione è presente anche il gruppo Belmond - ora parte di LVMH - a Taormina, dove troviamo anche il brand VRetreats del gruppo Alpitour. A Capri sono arrivati il gruppo Oetker e il gruppo Jumeirah che si affiancano alla storica presenza di Hilton a Sorrento.
A Napoli sventola la bandiera con il brand Curio. Nutrito infine il gruppo di brand alberghieri di lusso in apertura nei prossimi anni a Roma, tra gli altri Six Senses Hotels & Resorts, Rosewood, Bulgari Hotels, Nobu Hotels, Four Seasons Hotels & Resorts. Oltre a questi, si registra anche il cambio di proprietà di singoli storici hotel in diverse città, anche questi finiti sotto le insegne di marchi stranieri.
La progressiva affermazione dei brand internazionali, sottolinea il lavoro presentato da Assoturismo, spinge a una crescita della qualità media dell’offerta di servizi di ospitalità anche da parte dei privati che devono fronteggiare una concorrenza di più alto livello a standard internazionale.