2 dicembre 2022 – Un monitoraggio multidisciplinare con l’obiettivo di conoscere e tutelare l’habitat naturale di cetacei e tartarughe marine, che tra le specie protette del Mare Nostrum sono quelle che hanno maggior bisogno di strategie di conservazione.È questo il fulcro del progetto LIFE Conceptu Maris, promosso da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e supportato da Grimaldi Lines, leader per il trasporto passeggeri nel Mar Mediterraneo.
“Partecipiamo con entusiasmo a questo progetto per la tutela del Mar Mediterraneo e delle sue specie protette. L’ambiente, e in particolare gli ecosistemi marini, è per noi un valore irrinunciabile – ha dichiarato Francesca Marino, Passenger Department Manager di Grimaldi Lines – Le caratteristiche della nostra flotta, che solca le acque del Mediterraneo promuovendo lo scambio e il confronto tra culture, tradizioni e paesaggi così diversi tra di loro, sono il frutto di una ricerca continua in termini di innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale. Navighiamo con navi che ci consentono di ridurre significativamente le emissioni inquinanti in mare e nell’atmosfera, grazie alle pitture siliconiche che non rilasciano sostanze nocive, al regolare filtraggio delle acque di zavorra, al trattamento dei gas di scarico e a speciali progetti di efficientamento energetico”.
L’attività di monitoraggio viene svolta direttamente a bordo dei moderni traghetti della Compagnia sulla tratta circolare Salerno-Palermo, Palermo-Tunisi e Tunisi-Civitavecchia, per un totale di circa 2.000 miglia nautiche in soli cinque giorni. E’ così possibile osservare una vasta area del Tirreno Meridionale, compresa tra il Canale di Sardegna e quello di Sicilia, molto interessante ma ad oggi poco conosciuta, poiché non raggiungibile con le tipologie di imbarcazioni tradizionalmente adibite alla ricerca.
La nave viene allestita come un vero e proprio laboratorio: vengono ospitati macchinari di filtraggio e stoccaggio e attrezzature per raccogliere campioni di acqua marina. Alla semplice osservazione dei cetacei e delle tartarughe all’interno del loro ecosistema e delle minacce che mettono a rischio la conservazione di queste specie protette, il progetto affiancherà infatti la raccolta di dati utili alla ricerca, tramite il DNA ambientale, gli isotopi e i parametri fisici.