7 novembre 2022 – Lavoro, regolamentazioni, concessioni terminalistiche, semplificazioni, sviluppo sostenibile delle infrastrutture. Sono questi i temi principali su cui si focalizza il Position Paper realizzato da Uniport, l’Associazione che rappresenta le imprese portuali che occupano oltre 4.000 lavoratori, con un fatturato di oltre 1 miliardo di euro e movimentano circa il 60% dei containers dei nostri porti. Il documento, reso pubblico oggi, è al centro di una serie incontri istituzionali che proseguiranno nelle prossime settimane, con rappresentanti delle istituzioni, media e stakeholder del mondo portuale.
Il Position Paper - che indica obiettivi e proposte “di sistema” con una visione che va oltre il breve periodo - è stato già illustrato, insieme a proposte di interventi necessari nell’immediato, dai rappresentanti dell’Associazione al Presidente della Commissione Trasporti della Camera - Salvatore Deidda, alla Sottosegretaria al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica - Vannia Gava e al Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti - Tullio Ferrante.
“Obiettivo del documento e degli incontri istituzionali che abbiamo avviato in questi giorni”, evidenzia Federico Barbera – Presidente UNIPORT, “è sensibilizzare il nuovo Governo e il nuovo Parlamento sulle opportunità che il nostro Paese ha oggi davanti a sé e sulla strategicità degli hub portuali per il futuro sviluppo del Paese. A patto di riuscire a sfruttare efficacemente gli straordinari investimenti messi in campo in questa fase storica e di realizzare le necessarie riforme per una semplificazione e modernizzazione del quadro normativo. Non ci sono imprese portuali senza porti, ma non ci sono porti senza imprese. Ne siamo convinti”.
Il Position Paper si concentra su sette diversi capitoli: “Lavoro” – “Regolamentazione e costi” – “Procedure e costi delle concessioni terminalistiche” – “Efficientamenti della regolazione” – “Le infrastrutture portuali e di rete” – “L’ambiente” – “Revisione dell’ordinamento portuale”.