E ulteriori 10 mila metri quadri saranno destinati a verde pubblico con attività di piantumazione.
Il terminal che sorgerà nella zona Ovest del capoluogo lombardo sarà uno dei più avanzati tecnologicamente: il progetto prevede la realizzazione di un impianto di trasbordo dotato di 5 binari di lunghezza pari a 750m, 5 corsie di sosta temporanea delle Unità di Trasbordo Intermodale quali container e casse mobili, 3 ulteriori binari di supporto, 3 gru a portale elettriche correnti su rotaie, parcheggi semirimorchi, uffici operativi, servizi per i dipendenti e magazzino per pezzi di ricambio/piccole manutenzioni.
Ma il terminal di Brescia è uno dei tre su cui si concentra l’attività di Teralp, società del Gruppo FS - Polo Logistica - partecipata dal player dell’intermodalità svizzero Hupac. Ci sono infatti anche "Milano smistamento", in cui proseguono i lavori per la realizzazione del parco pubblico sul comune di Segrate, terminal il cui primo lotto sarà consegnato entro il 2025, e il terminal di Piacenza, che sarà funzionante entro il 2024: l’obiettivo del Governo federale svizzero e di Hupac è quello di finanziare opere che dotino il Nord Italia di nuovi terminal tecnologicamente avanzati e a bassissimo impatto sull’ambiente per gestire l’incremento dei volumi di merce che, grazie al nuovo Tunnel di Base del Gottardo, saranno trasferiti dalla strada alla rotaia e che transiteranno verso e dalla Svizzera.
A regime, i terminal di Milano, Brescia e Piacenza permetteranno di gestire un volume di traffico di circa 800mila unità di trasporto intermodali (UTI) all’anno, il cui spostamento dalla strada alla ferrovia avrà indubbie ricadute positive sull’ambiente e sulla collettività.