21 novembre 2022 - La recente proposta di realizzare nell’ex area industriale di Crotone un grande parco fotovoltaico impone una seria riflessione sulle proposte da mettere in campo per il rilancio economico del territorio pitagorico. A partire da una discussione informata e approfondita sulle conseguenze concrete delle tecnologie disponibili e future per la produzione energetica. Per l’Architetto Luigi Vartuli al fine di evitare scelte che potrebbero compromettere lo sviluppo futuro
“serve soprattutto ponderare la giusta articolazione di interventi, tenendo conto di conformazione e vocazioni dei singoli territori. Partendo dalle caratteristiche proprie delle tecnologie prese in considerazione e dai loro stessi limiti operativi”.
Secondo Vartuli l’idea di impiantare un mega impianto fotovoltaico sui terreni che una volta ospitavano le fabbriche della Pertusola e della Montedison appare come la meno conveniente, sia sotto l’aspetto tecnico che economico.
“Ricoprire con pannelli solari un’area di 100 ettari, per giunta in una zona vicino al mare, con tutto quello che rappresenta in termini di attrattività turistica e commerciale, significa precludere qualsiasi sviluppo alternativo per gli anni a venire”.
Mettere insieme rilancio del territorio e produzione di energia è invece possibile.
Va in questa direzione, ad esempio, il progetto per la rigenerazione del waterfront portuale e la rigenerazione dell’ex area industriale con polo fieristico espositivo presentato da LNGI. Una riorganizzazione complessiva che valorizza e mette a sistema una serie di funzioni urbanistiche nuove e già presenti che integrano attività portuali, commerciali, archeologico-culturali e servizi.
“L’idea – spiega Vartuli - parte dalla cerniera costituita dalla passeggiata che collega il porto con un polo fieristico (ExpoKroton) in grado di attrarre a Crotone manifestazioni e convegni, attivando un circuito virtuoso con i vicini scali archeologici e una nuova stazione ferroviaria”.
La strategia alla base del progetto è quella di arricchire l’offerta dei servizi complessivi, rafforzare il marketing territoriale, dotarsi di infrastrutture in grado a loro volta di favorire ulteriormente lo sviluppo delle attività economiche.
“La possibilità di poter erogare LNG, ad esempio, rappresenta già un’opzione importante sul fronte turistico e del trasporto pesante. Il settore crociere ha scelto da tempo il gas naturale liquefatto come principale fonte di propulsione per le nuove unità entrate in esercizio. E i porti in grado di fornire servizi di rifornimento nel Mediterraneo potranno godere di un vantaggio competitivo essenziale per entrare nei circuiti più importanti. L’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici garantirebbe inoltre la produzione di parte dell’energia elettrica necessaria al supporto delle varie attività”.