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Il sistema portuale, più della somma dei singoli scali - Il Propeller Club Port of Salerno alla NSW


3 ottobre 2022 - Non sono mancati gli spunti di riflessione al convegno “Il sistema portuale, più della somma dei singoli scali”, il primo in assoluto a cura del Propeller Club di Salerno, nell’ambito della Naples Shipping Week. Nel tentativo di tracciare un bilancio sullo stato di attuazione della riforma portuale e, in particolare, del percorso di costruzione dei sistemi portuali regionali si è discusso, a diversi livelli, del cammino che resta da fare per rendere più competitiva la nostra portualità.

Dall’inquadramento economico e dall’evoluzione storica degli scali italiani, alle analisi sulla necessità di rivedere modelli e strumenti normativi italiani sono emersi i nodi che dovranno essere affrontati nel corso della nuova stagione politica post-elezioni. 

Alessandro Ferrari e Pasquale Legora De Feo, in rappresentanza rispettivamente di Assiterminal e Uniport, hanno sostanzialmente convenuto sulla necessità di rendere uniformi le regole vigenti nelle varie realtà portuali, a cominciare da lavoro, concessioni, safety e security. 

De Feo, in particolare, ha insistito sulla revisione della forma giuridica della attuali AdSP: 
“I fenomeni di reshoring cui stiamo che investiranno il Mediterraneo nei prossimi anni hanno bisogno di enti portuali in grado di rendere più fluidi i processi decisionali: il modello di SPA in mano pubblica potrebbe essere la migliore risposta”.
 Ferrari sottolineato l’esigenza di valorizzazione degli strumenti amministrativi esistenti:
 “le diverse governance di porti, città, realtà istituzionali e imprenditoriali devono compenetrarsi con una chiara distinzione su chi deve fare le cose”. 
Laura Castellani, Dir. Organizzazione e Digital Transformation dell’ADM, ha illustrato le iniziative in corso a supporto della digitalizzazione e della semplificazione delle procedure, unanimemente riconosciuto come il punto più avanzato del percorso di integrazione verso i sistemi portuali preconizzati dalla riforma, mentre Domenico De Crescenzo, Responsabile Mezzogiorno di Confetra, ha sollecitato a 
“non guardare continuamente al passato, affrontando le sfide che vedranno nel Mediterraneo il fulcro dei nuovi fenomeni geo-economici”.
 A chiudere la prima parte dell’appuntamento il Presidente dell’AdSP Andrea Annunziata che si è detto favorevole alla trasformazione degli enti portuali in SPA e ha ribadito la sua posizione sul “cambio di mentalità” che deve caratterizzare l’agire amministrativo. 

Nella seconda parte i rappresentanti dei principali operatori del porto di Salerno – Giuseppe Amoruso, Antonia Autuori, Orazio De Nigris, Giuseppe Gallozzi e Salvatore Gambardella – hanno portato la loro testimonianza sugli effetti sortiti dalla riforma sulle rispettive attività. 

Anche in questo caso ne è scaturito un vivace dibattito da cui sono emerse criticità sull’eccessivo tempo di realizzazione delle infrastrutture strategiche, sulle ambiguità di interpretazione del regime concessorio, sul peso burocratico. Tutti temi che, tra gli innumerevoli altri concernenti la Blue Economy, il Propeller di Salerno continuerà a trattare nei prossimi appuntamenti.

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