26 settembre 2022 – E’ stato pubblicato il decreto del Ministro Enrico Giovannini che stabilisce i criteri, i termini e le modalità per l’assegnazione di complessivi 500 mln di euro come contributo agli armatori per l’acquisto di nuove navi o l’ammodernamento di quelle esistenti o in costruzione, con l’obiettivo di favorire la transizione ecologica della flotta.
In particolare, le risorse previste dal Piano complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) saranno attribuite a progetti presentati dalle imprese armatoriali che siano in grado di assicurare migliori performance ambientali e un significativo abbattimento delle emissioni inquinanti delle navi, anche nei porti, grazie all’uso di sistemi di propulsione di ultima generazione, batterie elettriche, soluzioni ibride o comunque innovative sotto il profilo idrodinamico, sistemi digitali di controllo o della sostenibilità dei materiali.
Le domande per accedere al contributo dovranno essere presentate tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: dg.tm@pec.mit.gov.it entro le ore 13 del 21 novembre 2022. La procedura di gara verrà conclusa entro il 31 dicembre 2022 con l’individuazione dei beneficiari.
“Con questo decreto realizziamo un cospicuo investimento che integra gli interventi già avviati per la trasformazione dei porti e dei retroporti italiani e per l’elettrificazione delle banchine, in modo che le navi ormeggiate possano spegnere i motori inquinanti e utilizzare l’energia elettrica presa da terra. Questi diversi interventi sono finalizzati a favorire la transizione ecologica del trasporto marittimo, componente fondamentale del nostro sistema economico”
ha spiegato il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini.
“Le ingenti risorse messe a disposizione consentiranno di favorire il rinnovamento delle flotte incentivando gli armatori all’acquisto nuove navi dotate di tecnologia di ultima generazione, con motori in grado di utilizzare combustibili a basso impatto ambientale (GNL, bioGNL, metanolo, idrogeno, ammoniaca), o alla trasformazione di navi già in attività per consentire loro di utilizzare sistemi di alimentazione a minore impatto ambientale, anche attraverso l’utilizzo di biocarburanti”.