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Il porto di Venezia non si ferma e reagisce alla crisi
3 agosto 2022 – Non si ferma la ripresa del sistema portuale del Mar Adriatico Settentrionale. Il primo semestre di traffici nel porto di Venezia si chiude con +10,5% sulle tonnellate movimentate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e con un numero di toccate che si attesta sulle 1.350 (+11,8%): lo scalo veneziano e i suoi operatori hanno dimostrato la capacità di andare oltre l’emergenza Covid e di reagire in modo adattivo ai cambiamenti repentini dello scenario internazionale, ridefinendo tempestivamente e in modo efficace gli snodi delle catene logistiche. A testimoniarlo il balzo del +25% delle rinfuse solide, che comprendono cereali e prodotti alimentari per l’allevamento e per l’alimentazione umana e materiali minerali e metallurgici, ambiti fortemente interessati dal conflitto russo-ucraino, sui quali la comunità portuale veneziana è intervenuta, individuando percorsi alternativi – limitando le perdite o addirittura incrementando i volumi – per salvaguardare approvvigionamenti essenziali per l’economia regionale e nazionale. Sostanzialmente stabili le rinfuse liquide +1,2% dove il calo dei prodotti petroliferi dovuto alla transizione energetica in corso è ampiamente soppiantato dalla movimentazione di altri prodotti più sostenibili. In crescita il general cargo +8,9%, con un buon risultato sul fronte Ro-ro (+13,6%), e i Teu relativi al traffico container che raggiungono un valore di 29.110 (+13,4%) e trasbordi pari a zero. Tra gennaio e giugno 2022 sono transitati per il porto di Venezia 121.269 passeggeri, di cui 77.944 crocieristi la gran parte dei quali (66.637) ha fruito dei servizi di compagnie che utilizzano lo scalo veneziano come home port. Un dato rilevante stante la situazione determinatasi a seguito del DL dell'agosto 2021 che ha di fatto stravolto il settore e reso necessario adottare, in tempi brevissimi, un paradigma totalmente innovativo ed in evoluzione volto a mantenere le crociere a Venezia.
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