6 luglio 2022 -
“La collaborazione con DataRoom del Corriere della Sera di Milena Gabanelli ha permesso di smascherare la fabbrica russa delle fake news, attraverso la quale la propaganda del Cremlino penetra in Occidente, e in particolare in Italia, rimbalzando su decine e decine di siti di pseudoinformazione fino a divenire vera e propria disinformazione, accreditando notizie false. L’analisi condotta da Swascan ha permesso di ricostruire con precisione questo meccanismo, andando a esplorare uno dei cinque pilastri della disinformazione”.
Così dichiara il CEO di Swascan Pierguido Iezzi nel giorno in cui Dataroom ha pubblicato nell’articolo “Fake news: ecco come arriva in Italia la propaganda russa sul web” a firma di Milena Gabanelli e Simona Ravizza del 4 luglio 2022 l’esito di una ricerca condotta con la collaborazione dell’azienda milanese, parte del polo di cybersicurezza del Gruppo Tinexta, che ha rivelato come l’agenzia di stampa News-front.info, fonte originale di molti articoli di disinformazione tradotti in 11 lingue e diffusi su decine di siti italiani, sia stata fondata in Crimea ed è attualmente diretta da Konstantin Knyrik, capo del partito ultranazionalsita “Rodina” (“Patria”).
“News-front.info, come sostiene la società indipendente NewsGuard, è un sito di propaganda e disinformazione che da febbraio a fine maggio conta 26,5 milioni di visualizzazioni, con il maggior traffico proveniente dall’area tedesca, russa e spagnola. Grazie all’intesa con DataRoom, è stato possibile ricostruire la tela che dalla Crimea porta a Mosca, dove Knyrik dirige anche il sito Anna-news.info, sempre attivo nella disinformazione con contenuti in russo, inglese, tedesco, francese e spagnolo.
La dirigenza del Cremlino è da sempre maestra di propaganda e tutti questi metodi fanno parte della dottrina Gerasimov della guerra ibrida, nella quale sopravvivono i concetti militari sovietici: denial, deception, distraction e disinformation. Esserne consapevoli è fondamentale per comprendere la natura di questi veri e propri attacchi”.