14 luglio 2022 - Giacomo Gavarone, Presidente del Gruppo Tecnico “Risorse Umane e Relazioni Industriali” di Confitarma, e Salvatore d’Amico, Presidente del Gruppo Tecnico “Education e Capitale Umano” e del Gruppo Giovani Armatori di Confitarma, affrontano il tema della carenza di marittimi italiani proponendo alcune riflessioni su una tematica certamente complessa e delicata.
Innanzitutto, è importante ricordare che il gap fra domanda e offerta di lavoratori marittimi è un fenomeno strutturale di carattere mondiale da tempo denunciato da importanti Associazioni internazionali, quali il BIMCO.
“Per fronteggiare tale problematica, l’armamento italiano da tempo sta investendo in maniera consistente nella formazione dei lavoratori marittimi. Ricordo – afferma Salvatore d’Amico - che i vari ITS del Mare sono un’eccellenza nel panorama formativo nazionale in quanto, dopo il conseguimento del diploma, consentono tassi di occupabilità vicini al 100%. Per questo, l’attività degli ITS dovrebbe essere fortemente ampliata e, a tal fine, l’auspicio è che le importanti risorse economiche previste nel PNRR possano essere messe a disposizione degli ITS in tempi rapidi e con modalità efficaci per la realizzazione di nuovi corsi, in particolare, quelli per conseguire la certificazione di Ufficiale di macchina, per i quali si riscontra un’evidente mancanza di vocazione da parte delle nuove generazioni”.
“Sottolineo – aggiunge Giacomo Gavarone - che, rispetto al passato, grazie all’accordo
sindacale per l’imbarco degli Allievi del 2020, è notevolmente aumentato il numero di Allievi Ufficiali imbarcati sulle navi di bandiera italiana: ogni giorno a bordo delle navi armate dalle aziende associate a Confitarma sono mediamente imbarcati due Allievi Ufficiali. In occasione del prossimo rinnovo contrattuale, Confitarma non si sottrarrà alla discussione con le Organizzazioni sindacali in merito all’incremento dell’indennità riconosciuta a tale figura, fermo restando che l’Allievo, nel periodo in cui è a bordo, svolge attività di formazione e addestramento”.
Le gravi difficoltà che la carenza di lavoratori marittimi sta creando per l’attuale stagione estiva interessano soprattutto i servizi di cabotaggio e in particolare l’operatività delle navi traghetto.