1 giugno 2022 - ECSA e il gruppo verde Transport & Environment (T&E) hanno unito le forze per invitare i paesi dell'UE e i membri del Parlamento europeo a introdurre le modifiche necessarie alla proposta di regolamento marittimo FuelEU, con l'obiettivo di allinearlo alla legge sul clima dell'UE e agli obiettivi dell'accordo di Parigi. ECSA e T&E avvertono che la proposta della Commissione non è all'altezza degli ambiziosi obiettivi che si vogliono raggiungere e non tiene conto delle responsabilità di altre parti interessate, come i fornitori di carburante.
Se adottata nella sua forma attuale, la proposta potrebbe fare più male che bene alle ambizioni climatiche del trasporto marittimo.
ECSA e T&E sostengono obiettivi più ambiziosi per l'adozione di carburanti più puliti da parte delle compagnie di navigazione e dei fornitori di carburante.
Le responsabilità dei fornitori di carburante sono essenziali per raggiungere questi ambiziosi obiettivi normativi. ECSA e T&E chiedono pertanto l'introduzione di severi requisiti per gli Stati membri nell'ambito della FuelEU Maritime per garantire che i fornitori di carburante nei porti europei forniscano carburanti conformi alle navi in quantità sufficienti per soddisfare gli obiettivi normativi.
Le due organizzazioni sostengono anche che i proventi generati dal sistema ETS dell'UE e dal FuelEU Maritime vengano destinati per facilitare la transizione energetica del settore e contribuire a colmare il differenziale di prezzo tra i combustibili convenzionali e quelli alternativi sostenibili e scalabili, anche attraverso i contratti per differenza sul prezzo del carbonio.
Gli armatori europei e T&E chiedono anche l'introduzione di un moltiplicatore elevato per l'uso di combustibili marini sostenibili e scalabili ai sensi del regolamento marittimo FuelEU, al fine di renderli competitivi in termini di costi rispetto ad altre alternative.