Dai primi dati, risulta evidente come nel primo trimestre di quest’anno il livello di azioni sia in aumento rispetto all’anno precedente, con una attività che si prevede in forte incremento nel secondo trimestre 2022 e fino alla fine dell’anno. Ad oggi, lo scenario risulta altamente centralizzato, con due gruppi principali che guidano la maggior parte delle attività: LockBit e Conti.
Mentre si evince come la maggior parte degli attacchi siano ancora collocati nel Nord America, in particolare negli Stati Uniti, ma il trend risulta in crescita anche nell’Europa occidentale, dove al primo posto si posiziona l’Italia, con Francia e Germania al seguito. Altro elemento emerso riguarda il fatturato delle aziende prese di mira - nei settori più disparati, dal manifatturiero al turistico, dal tecnologico al sanitario - dove il 58% non supera i 250 milioni di dollari.
“Nel 2022 si è notato un netto spostamento verso le Piccole e Medie Imprese, questo potrebbe impattare notevolmente sulle Supply Chain”,
ha commentato il CEO di Swascan, Pierguido Iezzi. Sul piano geopolitico, è sempre più evidente l'aumento enorme della connivenza tra Cyber Crime e Cyber war, con i due gruppi che si autoalimentano con la loro attività.