14 maggio 2022 - Durante il Convegno Progetto Mare, organizzato da Confindustria, il 13 maggio 2022, Emanuele Grimaldi, già Presidente Confitarma e Presidente designato di ICS -International Chamber of Shipping, è intervenuto alla Tavola Rotonda “Politiche industriali, transizione energetica e sostenibilità del trasporto marittimo e della logistica portuale”.
Rispondendo alle domande di David Parenzo, Emanuele Grimaldi ha sottolineato
che, in tema di sostenibilità, l’industria marittima mondiale e italiana già da tempo è
fortemente impegnata per raggiungere gli obiettivi internazionali ed europei volti alla
transizione ecologica del settore marittimo ed al raggiungimento di zero emissioni
entro il 2050.
Non solo, lo shipping mondiale, da sempre proattivo, ha anche proposto una sorta di autotassazione sul combustibile i cui proventi sarebbero destinati alla creazione di un fondo per Ricerca e Sviluppo necessario per traguardare la transizione. Tale tipo di tassazione, sarebbe anche migliore dell’Emission Trading System (ETS) proposto in sede Ue, che quale sistema regionale non solo potrebbe creare una distorsione della concorrenza a danno degli operatori europei ma potrebbe comportare anche una inversione nell’intermodalità con un ritorno dei camion sulla strada.
Emanuele Grimaldi ha anche evidenziato che si guarda sempre alle emissioni di Co2
dimenticando che ci sono altri gas a effetto serra che contribuiscono all’inquinamento.
Tra questi rientra il GNL anche se, attualmente è una delle soluzioni adottate per la
transizione.
Le tecnologie esistono ma non vi è ancora sufficiente disponibilità di
combustibili alternativi come idrogeno e ammoniaca. Soprattutto si trascura il fatto che idrogeno verde o ammoniaca verde ancora non esistono e che sono ottenuti con
grande produzione di emissioni: emblematico il caso dell’ammoniaca la cui
produzione, per più della metà utilizzata in agricoltura, inquina più del doppio degli altri carburanti.
In conclusione, nell’attuale scenario caratterizzato da tante criticità, che vanno dalla
guerra, all’aumento dell’inflazione, dei salari e del costo del petrolio, Emanuele
Grimaldi ha lanciato un messaggio di ottimismo nel senso che, anche dalla crisi
possono emergere opportunità di maggiore efficienza e, per questo bisogna avere il
coraggio di investire guardando al futuro.