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La compliance e le nuove rotte del commercio globale


3 marzo 20221 - Ieri 2 marzo, a Roma presso la sede di Confitarma, si è tenuto il Convegno “La compliance e le nuove rotte del commercio globale. La competitività del sistema marittimo italiano, i processi di regolamentazione e le restrizioni internazionali, la sicurezza economica”, organizzato da AWOS in collaborazione con Confitarma. 

 L’evento è stato l’occasione per presentare il n.2 di GeoTrade, Rivista di geopolitica e commercio estero diretta da Paolo Quercia. Quest’ultimo insieme a Luca Sisto, Direttore generale di Confitarma ha moderato gli interventi. Paolo Quercia, direttore di GeoTrade e docente di studi strategici, ha sottolineato che AWOS e GeoTrade si propongono di contribuire a far comprendere come funzionano le sanzioni: 
"Sono uno strumento della politica estera, ma sono anche un prezzo per l’economia. Possono essere molto efficaci e distruttive ma sono anche un deterrente per evitare gli effetti peggiori della guerra ed il suo allargamento. Il loro effetto non può esser valutato nell'immediato, bensì a medio e lungo termine. L’invasione russa dell’Ucraina sposta le sanzioni su un terreno ignoto.
L’Italia deve essere consapevole che in questa fase imprevedibile e senza precedenti occorre dotarsi di strumenti idonei, di politica delle sanzioni. Questo è necessario sia per efficientarne l’impatto sia per proteggere le aziende da effetti indiretti della loro applicazione”. 
 Luca Sisto, ha espressamente chiesto che le condizioni operative delle navi di tutto il mondo siano sullo stesso livello per evitare discriminazioni commerciali. 
“In questi tragici momenti, in cui si giocano i destini di persone e territori a causa di un conflitto alle porte dell’Europa, non possiamo permettere che venga compromessa la competitività delle navi di bandiera italiana” 
 Mario Mattioli Presidente Confitarma, nel suo intervento di saluto ha posto l’accento sul ruolo del trasporto marittimo che non si è mai fermato neanche durante i momenti più critici della pandemia, grazie soprattutto all’importante ruolo svolto dagli oltre 1,2 milioni di marittimi a bordo della flotta mondiale. 
“Il valore del commercio marittimo è stimato in 14 trilioni di dollari. Tutti i paesi e le diverse attività economiche si affidano al commercio marittimo per acquistare e vendere ciò di cui le loro economie nazionali hanno bisogno. Dalle materie prime ai medicinali, ai prodotti finiti e alle tecnologie”. 
Il Presidente Mattioli ha quindi ricordato il recente studio dell’ICS-International Chamber of Shipping sul protezionismo nelle economie marittime, da cui emerge che i paesi di tutto il mondo potrebbero aumentare le loro prospettive di ripresa economica dal Covid19 riducendo le politiche restrittive in materia di commercio marittimo: ridurre il protezionismo commerciale potrebbe portare ad aumentare il PIL delle economie nazionali fino al 3.4%. 
"Inoltre, soprattutto in situazioni di crisi, emerge il grave gap logistico-infrastrutturale dell’Italia, valutato in circa 70 miliardi di Euro: cifra allarmante per un Paese importatore, trasformatore ed esportatore, che fonda la sua competitività nel contesto globale sulla capacità ed efficienza del sistema logistico.
Abbiamo urgente bisogno di una semplificazione di norme e procedure che regolano il nostro settore. Purtroppo, ancora una volta rilevo che viviamo in un paese ove a fronte di una sorta di “bulimia” normativa vi è una “anoressia” in tutto ciò che implica il controllo”.

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