24 marzo 2022 - Quando mancano poco più di 15 giorni all’evento “INTERPORTI AL CENTRO” che UIR – Unione Interporti Riuniti e Interporto Padova organizzano il prossimo 8 aprile presso il nuovo Centro Congressi in Fiera a Padova, il presidente di UIR Matteo Gasparato anticipa alcuni dei temi caldi che animeranno il dibattito al quale parteciperanno i principali protagonisti della logistica nazionale. L’evento, gratuito, sarà in presenza previa registrazione.
“La guerra in Ucraina - spiega Matteo Gasparato – che tutti speriamo finisca al più presto, ma i cui effetti si vedranno per molto tempo, ha accelerato un cambiamento epocale negli equilibri commerciali globali, che era già stato messo in moto dalla pandemia di Covid 19. E’ anche di questo che parleremo a fondo, tra persone che vivono la logistica e il trasporto ogni giorno, nel convegno del prossimo 8 aprile. In sintesi la globalizzazione come la abbiamo conosciuta fino ad oggi è finita e si definiranno nuovi equilibri, che significano anche cambiamenti nelle rotte delle materie prime e delle merci.
Il cosiddetto ”reshoring” delle aziende occidentali farà sì che gli scambi all’interno dell’Europa cresceranno di volume e importanza e questo naturalmente vale anche per l’Italia. Tra noi e l’Europa ci sono le Alpi e non è immaginabile che questa crescita di volumi sia affidata al solo trasporto su gomma, sia per i noti problemi ambientali che riguardano lo spazio alpino, sia per la cronica carenza di autisti, che non si risolve da un giorno all’altro. La risposta è la ferrovia e in particolare l’intermodalità per lo sviluppo della quale i nostri Associati sono fondamentali.
Mai come ora gli Interporti sono davvero al centro del sistema logistico del nostro Paese, naturalmente anche per il ruolo che svolgono nel collegamento con i porti. Il Governo ha appena rifinanziato il ferrobonus e il marebonus, e questo è certamente un segnale positivo, ma grazie agli Interporti c’è oggi un’opportunità unica in questo nuovo scenario per modernizzare tutto il sistema logistico nazionale. Se è vero, come è vero, che l’intermodalità ha un senso economico sulle medie e lunghe distanze, ricordo che l’Italia è lunga più di 1100 km e che anche il PNRR assegna al sud un ruolo chiave per la ripartenza del nostro Paese.
La fase storica che viviamo è di crisi, e come tutte le crisi genera dei problemi ma anche delle opportunità. Oggi di fronte alla crisi c’è la tentazione di accantonare il tema dell’ambiente: grazie agli interporti invece si garantiscono sostenibilità ambientale ed efficienza della catena logistica.”