4 marzo 2022 - La Commissione europea ha approvato, in base alle norme dell'UE sugli aiuti di Stato, un sostegno di 687 milioni di EUR concesso dall'Italia per indennizzare i fornitori di servizi commerciali di trasporto ferroviario di passeggeri a lunga percorrenza per i danni subiti nel periodo tra il 1° luglio e il 30 aprile 2021 a causa della pandemia di COVID-19 e delle misure restrittive che l'Italia ha dovuto attuare per limitare la diffusione del virus. Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva della Commissione, responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato:
"Questa misura da 687 milioni di EUR consentirà all'Italia di indennizzare gli operatori commerciali del trasporto ferroviario di passeggeri a lunga percorrenza per i danni subiti a causa delle restrizioni connesse alla pandemia di COVID-19. Continuiamo a collaborare strettamente con l'Italia e tutti gli altri Stati membri per garantire che le misure nazionali a sostegno di tutti i settori colpiti dalla crisi, compreso il settore ferroviario, possano essere attuate il più rapidamente possibile, in linea con le norme dell'UE".
Dall'inizio della pandemia il governo italiano ha messo in atto una serie di misure volte a limitare la diffusione del virus, tra cui, in particolare, un sistema obbligatorio di prenotazione a posti alternati che ha ridotto del 50 % i posti disponibili, severe restrizioni per le riunioni e i viaggi di lavoro in presenza e la cancellazione di vari eventi. Tali restrizioni hanno avuto ripercussioni negative dirette sulla mobilità di categorie concrete di passeggeri come i turisti o coloro che viaggiano per motivi professionali, fondamentali per l'attività dei treni a lunga percorrenza. Inoltre, nel periodo compreso tra la fine di dicembre 2020 e aprile 2021, il governo ha introdotto a livello nazionale un divieto dei viaggi interregionali.