9 febbraio 2022 - La transizione energetica nel trasporto passeggeri con autobus non può che essere un processo graduale ed adeguato alle specificità dei singoli comparti, bene quindi le recenti dichiarazioni del Ministro Cingolani, che mettono in guardia da misure troppo rapide che rischiano di creare grossi problemi alla società, ai lavoratori, alle classi più vulnerabili e alle piccole e medie imprese. Questa la posizione di Giuseppe Vinella, presidente di ANAV, l’associazione di Confindustria che rappresenta tutti i comparti del trasporto con autobus.
“E’ un discorso realistico – sottolinea Vinella - che condividiamo pienamente e che sosteniamo da tempo quello fatto dal Ministro Cingolani, a margine del convegno di Genova sul PNRR. Il Ministro ha sollevato il tema della convenienza dei veicoli elettrici, che impone una riflessione su tempi e strumenti da utilizzare per maturare il passaggio energetico, soprattutto nell’attuale contesto che vede un’impennata del costo dell’energia dagli effetti dirompenti. Come imprenditori siamo a favore del rinnovamento e di una svolta sostenibile per i trasporti, ma occorre tener conto di costi, risorse e tecnologie disponibili che devono essere accessibili ed adeguate alle specificità dei diversi comparti del trasporto con autobus”.
“Il passaggio dal gasolio ad altre alimentazioni di minor impatto ambientale – prosegue Vinella – non può che essere graduale visti i costi e la necessità di attendere, soprattutto per il trasporto su medie-lunghe distanze, lo sviluppo di adeguate tecnologie alternative. E’ un processo che va accompagnato con misure di sostegno alle imprese che hanno investito nell’utilizzo di veicoli con alimentazione a gasolio di ultima generazione e che si trovano oggi dinanzi ad un trend costante di crescita del costo del carburante”.