21 febbraio 2022 -
“Abbiamo appreso dello sciopero di una parte degli autotrasportatori in Sicilia, e promosso da associazioni autonome che stanno agendo in solitudine. ALIS, che rappresenta il settore stradale, marittimo e ferroviario, nonché l’intera filiera logistica, ritiene che tale scelta rappresenti un attentato alla stabilità economica e sociale dell’intero territorio siciliano. Oggi più che mai, deve prevalere il dialogo costruttivo e ogni tipo di blocco è inopportuno e rischia solo di danneggiare imprese e famiglie. Scioperare nel pieno di un tentativo di ripresa economica, con un aumento generalizzato del costo delle materie prime ed una serissima crisi energetica internazionale in corso, causerebbe un danno incalcolabile per l’intero Paese e, in particolare, per la Sicilia che ha bisogno per sua stessa natura di continuo approvvigionamento”.
Con queste parole il Vicepresidente di ALIS Marcello Di Caterina commenta lo sciopero indetto per domenica 20 febbraio da pochi trasportatori rappresentati da singole associazioni autonome che hanno dichiarato di voler fermare il movimento e lo scarico di merci a causa dei rincari del carburante.
“In via generale alcune particolari esigenze emerse da coloro che lavorano ogni giorno su strada sono comprensibili, ma riteniamo allo stesso tempo che l’interesse generale del mondo del trasporto e della logistica possa essere protetto solo attraverso un dialogo diretto ed un confronto serio con le Istituzioni. La salvaguardia dell’intero sistema produttivo e dell’intera filiera logistica, dovrà passare dalla cooperazione con i rappresentanti delle istituzioni coinvolte nel processo decisionale, specie in questo particolare momento storico. Gli associati di ALIS con sede in Sicilia, che sono primarie aziende di trasporto marittimo e stradale sul panorama nazionale, europeo ed internazionale - a partire dal Presidente della Commissione Porti e Infrastrutture di ALIS Salvo Cozza - sono tutte unite in un forte appello al senso di responsabilità degli operatori del settore autotrasporto e sono pronte al confronto con il Governo affinché si trovino soluzioni condivise, abbassando immediatamente il livello di una protesta controproducente”.