19 gennaio 2022 - FederPetroli Italia esprime grande
preoccupazione per la situazione del polo industriale messinese a rischio fermo
produttivo delle attività di raffinazione. La Raffineria di Milazzo oltre che
rappresentare due grandi aziende dell'indotto petrolifero internazionale come
ENI e Q8, è parte del processo energetico italiano e mediterraneo. Le
restrizioni per le emissioni di zolfo porterebbero a bloccare definitivamente i
processi di refining.
Il Presidente di FederPetroli Italia, Michele Marsiglia,
ha affermato: "Ritorniamo sempre sullo stesso punto, mancanza di una
politica industriale strategica in Italia e di conseguenza assenza di Politica
Energetica. Fra qualche mese respireremo solo l'aria, sicuramente senza
raffinerie sarà più pulita ma 'ci alimenteremo con la forza della mente'. Le
preoccupazioni di fornitori e contrattisti è massima. Non solo, la Raffineria
ha un indotto occupazionale di circa 1500 persone. La cosa che sorprende e che
l'Impianto di raffinazione di Milazzo è uno dei più all'avanguardia a livello
internazionale, oltre ai numerosi prodotti di raffinazione come benzina, gpl,
nafta, gasolio ed altri, necessari per la normale e quotidiana amministrazione,
è esempio di grandi investimenti che negli ultimi anni sono stati fatti ai
Processi di recupero vapori, recupero gas di torcia e il sofisticato impianto
di Cracking" conclude Marsiglia.