17 dicembre 2021 – Un Sud in ripresa che ha resistito
all’impatto socioeconomico della pandemia e che sembra aver ripreso un sentiero
di crescita sostenuta, che dovrà però essere consolidata cogliendo tutte le
rilevanti opportunità offerte dai numerosi strumenti e misure di rilancio, in
particolare dal PNRR, che prevede una effettiva e significativa attenzione al
Sud. Al contempo, occorre avviare senza indugio il nuovo ciclo di
programmazione dei Fondi Strutturali 2021-27.
È questa la fotografia dell’economia meridionale nel
2021, in netto miglioramento rispetto a quella dello scorso anno, realizzata da
Confindustria (Area Coesione Territoriale e Infrastrutture) e SRM (Centro Studi
collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo) nel Check-Up Mezzogiorno.
Il primo, importante, segnale positivo arriva dall’Indice
Sintetico dell’Economia Meridionale, che torna a salire dopo la brusca frenata
del 2020, recuperando quasi del tutto i valori del 2019. Infatti, gli
investimenti e le nuove imprese hanno superato il dato registrato prima della
pandemia, evidenziando una vitalità imprenditoriale che ha saputo reagire alla
crisi.
Le previsioni sul Pil confermano un andamento sostenuto
del Pil meridionale per il 2021 pari a +5%, a fronte del +6,3% a livello
nazionale e del +6,8% al Centro-Nord. Per quanto riguarda, invece, il 2022, si
prevede la riduzione del delta di crescita tra le macroaree del Paese, con
+4,4% per il Sud contro +4,6% per il Centro-Nord. Un dato questo, su cui
occorre riflettere, perché potrebbe rappresentare la base di partenza per
avviare un processo di reale convergenza.
Anche l’export meridionale nei primi nove mesi del 2021
torna a crescere, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente,
registrando +16,6%, rispetto a +20,2% del Centro-Nord. Sono le esportazioni,
nel complesso, a trainare la ripresa economica in atto anche nel Mezzogiorno,
con uno slancio complessivamente meno rilevante ma più significativo in alcuni
settori rispetto al Centro-Nord.
Il clima di fiducia delle imprese manifatturiere presenta
una tendenza crescente da metà 2020, anche se fortemente discontinua poiché
sconta l’incertezza causata dalla pandemia, in modo ancora più accentuato tra
le imprese meridionali.
Continuano a crescere, invece, le imprese attive, che nel
terzo trimestre 2021 aumentano complessivamente di poco nel Mezzogiorno (+1,6%)
rispetto al 2020, ma comunque in misura superiore rispetto al Centro-Nord e al
Paese. Le imprese di capitali al Sud sono ormai più di 370 mila, con una
crescita del 5,9% rispetto al terzo trimestre del 2020, quindi circa 21 mila
nuove imprese di capitali.