Presidente Ciro Spinelli |
15 dicembre 2021 - Grazie all’approvazione da parte della
Commissione Bilancio della Camera, vede ieri definitivamente la luce la
proposta di Fedespedi di ammodernamento e aggiornamento della disciplina sul
contratto di spedizione contenuto nel Codice Civile, con la sua inclusione nel
processo di conversione in legge del D.L. 152/2021 di attuazione del PNRR. Si
tratta di un risultato importante per la Federazione Nazionale delle Imprese di
Spedizioni Internazionali, frutto dello studio e dell’impegno pluriennale del
Legal Advisory Body di Fedespedi, guidato dal Presidente Ciro Spinelli e del
lavoro congiunto con Confetra a livello istituzionale – che aveva già portato
all’approvazione della proposta presso il CNEL, nel quadro delle tre proposte
di legge per la semplificazione della normativa del sistema della logistica
italiana presentate dalla stessa Confetra.
“È una grande vittoria per Fedespedi, per Confetra, per
tutta la logistica italiana – ha subito commentato il Presidente di Fedespedi,
Silvia Moretto – Finalmente viene riconosciuto e recepito nel nostro
ordinamento il valore dello sviluppo avuto dal settore delle spedizioni
internazionali negli ultimi 70, 80 anni. Fenomeni come l’avvento del container
negli anni ’50 e la globalizzazione del commercio fino ad oggi non trovavano
riscontro nella vecchia disciplina del contratto di spedizione”.
“Il dato estremamente positivo, credo per il Paese – ha
aggiunto il Presidente Moretto, che è anche Vicepresidente Vicaria di Confetra
– sta nel fatto che il Governo Draghi, il Ministro Giovannini, il Parlamento e,
nello specifico, la Commissione Bilancio della Camera abbiano riconosciuto
senza pregiudizi la bontà tecnica e il valore di una proposta dal basso, dal
nostro sistema confederale, che ha l’obiettivo di semplificare, chiarire,
modernizzare la disciplina del contratto di spedizioni. Questo è il risultato
della cultura del dialogo, della quale la politica si è riappropriata in questa
nuova stagione di rinnovamento, e questo è il valore che le rappresentanze
associative possono dare alla crescita e allo sviluppo del Paese”.