10 novembre 2021 - Entrano nel vivo i lavori per lo scavo del Microtunnel. Nell’area di cantiere aperta davanti alla Torre del Marzocco, sulla sponda ovest della Darsena Toscana, è stata infatti calata ieri la testa fresante della talpa meccanica che scaverà la galleria tra le due sponde del Canale di Accesso in porto.
La Tunnel Boring Machine (TBM), lunga in tutto 13,5 metri e pesante quasi 100 tonnellate, verrà guidata da remoto da un professionista spagnolo, Rafael Sanchez, uno dei pochi al mondo a poter vantare un’esperienza ultra ventennale nel settore. La macchina lavorerà ininterrottamente per 10/12 ore di fila al giorno e realizzerà 234 metri di tunnel verso la sponda opposta, direzione Calata del Magnale, dove si attesterà il capolinea definitivo, area di cantiere in cui si trova il pozzo di recupero.
Il primo elemento della talpa è stato calato a 25 metri di profondità. La “testa” del convoglio di scavo pesa da sola 57 tonnellate ed è munita di una serie di “denti” in grado di perforare il terreno e vincere la resistenza dell’acqua. Successivamente verrà calato anche il secondo cilindro della macchina escavatrice, non meno importante del primo, perché è quello che contiene le pompe idrauliche e i motori. L’operazione si concluderà tra oggi e domani con l’assemblamento della macchina.
L’obiettivo finale è quello di arrivare ad ospitare nel cunicolo sotterraneo i nuovi tubi di
collegamento tra la Raffineria di Stagno e la Darsena Petroli ed avere così la possibilità di rimuovere quelli vecchi, oggi fastidiosamente adagiati in profondità lungo le sponde dell’unica via di ingresso e uscita dalla Darsena Toscana, e considerati un vero e proprio intralcio alle attività di manovra delle grandi navi, in quanto limitano la sezione navigabile del Canale, largo oggi 90, ad appena 67 metri.