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Decreto Infrastrutture. Passo in avanti per la portualità, l’autotrasporto e l’intermodalità


3 novembre 2021 - 
“E’ un passo avanti importante verso la rapida attuazione degli interventi sulla portualità collegati al PNRR”. 
Il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè saluta con soddisfazione il decreto legge Infrastrutture approvato alla Camera. Il riferimento è in particolare all’emendamento della presidente della Commissione Trasporti, Raffaella Paita, e della presidente della Commissione Ambiente, Alessia Rotta, che ha semplificato il complicato iter autorizzativo delle opere in ambito portuale, rendendone più celere l’approvazione e più certa la realizzazione. 

Altra nota positiva sta nell’emendamento che ha permesso di sciogliere anche il nodo della decontribuzione del personale marittimo impiegato sulle navi che operano nei servizi costieri e insulari, dopo che il testo originario del decreto aveva già superato gli ostacoli che bloccavano i ristori alle imprese marittime del trasporto passeggeri assicurando i collegamenti di continuità territoriale e delle Autostrade del Mare. Entrambe le misure erano state emanate tempestivamente dal Governo con gli articoli 88 e 89 del D.L. n. 104/2020 e il Parlamento le aveva approvate e reiterate più volte, senza che però gli aiuti in questione venissero effettivamente erogati per questioni di compatibilità. 

Ostacolo, anche questo, superato, grazie all’estensione dello stesso regime alle navi battenti bandiere di Paesi UE o dello Spazio Economico Europeo che avessero garantito quegli stessi servizi. Ci si avvia dunque a dare adeguato ristoro alle imprese che hanno continuato a servire il Paese durante il lockdown, nonostante perdite di fatturato superiori al 50%. Accolti con favore anche alcuni provvedimenti per l’autotrasporto, in particolare la norma che accelera il processo di privatizzazione dell’attività di revisione dei veicoli.
 “Comunque positiva, anche se ci sarebbe piaciuto avere la totale esenzione per il mondo dell’autotrasporto, il provvedimento che consente di calmierare la quota del contributo all’Autorità di Regolazione dei Trasporti – aggiunge Uggè – Bene anche le risorse per le infrastrutture, che garantiscono lo sviluppo della rete infrastrutturale per la mobilità delle merci e delle persone favorendo tutte le modalità di trasporto, purché i tempi per le infrastrutture siano rapidi”. 
Apprezzato infine l’intendimento della norma che tenta di supplire alla carenza di autisti grazie al contributo alle spese per la partente e i certificati professionali.

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