28 ottobre 2021 - Un terzo delle rotte aeree a corto raggio con più passeggeri in Europa potrebbe essere sostituito da un viaggio in treno della durata inferiore alle sei ore e molti altri spostamenti potrebbero essere più sostenibili viaggiando in treno anziché in aereo.
È quanto emerge da uno studio commissionato da Greenpeace UE e realizzato dal gruppo di ricerca italiano Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa in cui vengono messi a confronto i voli a corto raggio più frequentati in Europa con le alternative ferroviarie esistenti.
Greenpeace ha calcolato che vietando i voli a corto raggio dove esiste già un’alternativa in treno sotto le sei ore si risparmierebbero 3,5 milioni di tonnellate di CO2 equivalente all’anno. Se inoltre venissero aggiunti nuovi treni diurni e notturni, e migliorata l’efficienza e l’accessibilità del sistema ferroviario europeo, quasi tutti i 250 voli più frequentati in Europa potrebbero essere sostituiti da treni, con un risparmio di circa 23,4 milioni di tonnellate di CO2 equivalente all’anno, pari alle emissioni annuali di CO2 di un Paese come la Croazia.
«Nell’ultimo anno in Europa abbiamo assistito a un notevole sforzo economico per salvare compagnie aeree e aeroporti, senza però chiedere al settore un reale impegno per ridurre il proprio impatto ambientale e tutelare i diritti dei lavoratori»,
dichiara Federico Spadini, campagna trasporti di Greenpeace Italia.
«Secondo le previsioni, l’industria dell’aviazione tornerà presto ai livelli di crescita pre-Covid, con effetti disastrosi per il clima e impedendo all’Unione Europea di rispettare gli obiettivi dell’accordo di Parigi. È quindi necessario intervenire subito per regolamentare il settore, vietando anzitutto i voli a corto raggio e promuovendo alternative più sostenibili come il treno»,
conclude Spadini.