Francesco Maresca Ass Sviluppo Economico Portuale e Logistico Comune di Genova |
Riccardo Miselli Pres OAGE e Pietro Picciocchi Ass Bilancio e Patrimonio Comune di Ge |
14 ottobre 2021 - Con una prima sessione dedicata alle "Prospettive di sviluppo del Porto di Genova", si è aperto il Blue Economy Summit a Genova da ieri fino al 16 ottobre.
“In un’ottica di sviluppo, tutti lavoriamo per incrementare i traffici dell'attuale porto di Genova in previsione dello spostamento della diga foranea – ha affermato Giovanni Stella, comandante in seconda del Porto di Genova - Lavoreremo perché non si creino intoppi ai traffici durante la realizzazione dell'opera. Occorre potenziare non solo il lato mare, ma anche ciò che c'è dietro il porto: il fattore tempo è fondamentale per la competitività di un porto”. Dello stesso avviso Giampaolo Botta, direttore di Spediporto, che ha presentato il progetto di green logistic valley per la val Polcevera che consente di utilizzare al meglio oltre 2 milioni di mq di terreni. “Sono porzioni di territorio inseriti in un contesto ideale tra porto e terzo valico, e includono le aree più depresse a livello di disoccupazione e descolarizzazione” specifica Botta. Un progetto sostenibile, grazie all’utilizzo di energie alternative, che mira a creare centri ad alta automazione sfruttando la rete ferroviaria.
Edoardo Rixi, deputato e membro della commissione Trasporti, nel suo intervento al Summit, ha lanciato un grido d’allarme sulla nuova diga foranea: “C’è la necessità che il ministero dell’Ambiente vada più veloce. La Commissione di valutazione di impatto ambientale non è ancora stata costituita: è arrivata una lettera la settimana scorsa che chiede un termine di 180 giorni. Se il ministero non affretta i tempi non riusciremo a sostenere lo sviluppo dell'economia marittima ligure”.
“Genova di fatto è una città laboratorio, e la risoluzione del rapporto tra porto e città deve essere un tema di ricerca, sviluppo e progettualità” ha sottolineato Riccardo Miselli, presidente dell’Ordine degli Architetti di Genova nell’introdurre la sessione Riqualificazione e valorizzazione del Waterfront delle aree portuali e della costa. “Occorre trasformare un’apparente criticità in una risorsa e opportunità che, quando si parla di lungomare, si può tradurre in qualità dell’ambiente, del lavoro e del tempo libero”.
ll più grande parco cittadino, canali, 2.000 posti auto, zone a uso misto commerciale e produttivo, ma soprattutto la restituzione alla città di un'area che promette di diventare fortemente attrattiva, entro il 2024. È il futuro waterfront di Levante, di cui si è parlato al Blue Economy Summit.