20 settembre 2021 - L’area Est Milano ha tutte le carte in regola per intercettare la domanda logistica della ripresa post-pandemia. Connessioni, attività intermodali, prossimità ad un enorme bacino di consumo i driver per intercettare la crescita di un mercato immobiliare logistico in mutamento. Inserita nel cosiddetto “quadrilatero della logistica”, l’area che va da Novara a Milano e da Piacenza a Tortona, all’interno della quale si registra un altissimo livello di concentrazione e polarizzazione delle realizzazioni immobiliari a uso logistico, la Zona Est Milano, presenta tutte le caratteristiche in termini di dotazioni infrastrutturali, terminal intermodali, vicinanza con un bacino d’utenza metropolitano, tale da renderla attrattiva per quelle aziende che cercano luoghi dove localizzare le proprie attività per accrescere la competitività nel mercato di riferimento.
Un nuovo report redatto dall’Ufficio Studi Gabetti ha analizzato l’andamento del settore industriale e logistico dell’area, meglio definita come Adda Martesana, con l’obiettivo di individuare quali possono essere i driver di sviluppo dell’area per questi due settori e le potenzialità ai fini di investimento.
“A seguito della pandemia da Covid-19 e della conseguente impennata delle vendite online dovute ai lockdown, le attività logistiche hanno avuto un ruolo di grande importanza nell’assicurare una continuità di rifornimento di beni di ogni categoria, con un conseguente dinamismo in termini di volumi di investimenti, transazioni, nuove realizzazioni e di innovazione tecnologica di prodotto e allestimento - spiega Luca Blasi, Direttore Generale Gabetti Agency - Questo si traduce nel fatto che le attività di logistica sono quelle che, più di altre in questo periodo storico, producono domanda di territorio e di immobili tanto da potere diventare un elemento chiave nelle operazioni di rigenerazione urbana e territoriale”.
In generale, come evidenziato in più occasioni dall’Osservatorio sull’Immobile Logistico della Luic Business School, l’attrattività dell’area logistica milanese è data dalla quantità e la dinamica degli immobili a uso logistico che nel corso degli ultimi quindici anni sono stati realizzati, tanto da farne il principale mercato nazionale per questo tipo di servizi, in virtù della dimensione dei consumi e delle attività produttive svolte all’interno.
Considerate una sorta di “zone logistiche spontanee”, in cui l’insediamento dei vari operatori logistici e del trasporto ha favorito lo sviluppo di importanti sinergie, rappresentano circa il 30% del totale nazionale degli spazi in uso agli operatori del settore.