16 luglio 2021. L’industria italiana del GPL e GNL è in grado di garantire un processo di decarbonizzazione che risulti sostenibile sia da un punto di vista ambientale che socio-economico. Questo, in sintesi, il messaggio che Assogasliquidi-Federchimica, riunita in assemblea, rivolge al Paese e alle istituzioni nazionali che rappresentano l’Italia anche a livello europeo. L’assemblea è stata anche l’occasione per fare un bilancio.
GPL. Il comparto ha vissuto un anno e mezzo molto difficile. Nel settore combustione, il decremento dei consumi nel 2020 è stato contenuto – circa 1,5% rispetto al 2019. Nei primi 5 mesi dell’anno si registrano dei lievi segnali di ripresa, con un incremento che si attesta sul 3,5% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Per tale settore risulta sempre più urgente una revisione delle politiche di incentivo all’utilizzo della biomassa negli impianti di riscaldamento domestici in relazione alla necessità che le politiche ambientali coniughino gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 con quelli di miglioramento della qualità dell’aria.
Il settore dell’autotrazione, a seguito dei provvedimenti di restrizione della mobilità delle persone, risulta invece molto più impattato, facendo registrare un calo del 21,2% nel 2020. Anche i primi cinque mesi del 2021, raffrontati al 2019, segnano una diminuzione del -25%.
Con circa 2,7 milioni di veicoli circolanti il GPL è la prima tra le alimentazioni alternative, rappresentando il 63% della flotta alternativa circolante ed un 7% del totale: nonostante ciò, la crisi ha prodotto gravi perdite.
GNL. Nel 2020 i consumi sono aumentati del 23% rispetto all’anno precedente nonostante la crisi pandemica, attestandosi su volumi pari a circa 131.000 tonnellate.
Traino dell’incremento continua ad essere la domanda per il trasporto stradale pesante, pari ad oltre 88.000 tonnellate (circa il 67% dei consumi totali).
Rispetto al 2019, importante incremento anche dei consumi del trasporto marittimo (più che decuplicati) legati anche alla prima esperienza di bunkeraggio ship to ship effettuata nel porto di La Spezia.
Per quanto riguarda l’infrastruttura di distribuzione, l’Italia è il primo Paese in Europa, con una rete di ben 102 punti vendita, seguita dalla Spagna con 67 distributori.
Nonostante la crisi, nel corso del 2020, si è registrato un marcato aumento depositi per distributori GNL-GNL, con un incremento di circa il 34% rispetto al 2019. E ancora di più cresce la flotta circolante terrestre con 3.000 camion immatricolati in Italia (circa +43%), e 500 mezzi transfrontalieri.
Nei primi quattro mesi del 2021 si registra un boom delle immatricolazioni di autocarri con 706 nuove unità pari ad un +84%.