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Alis, iniziata la tre giorni della logistica

 


2 luglio 2021 - Iniziata ieri a Sorrento "La tre giorni di Alis", consolidato appuntamento annuale dell'Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile che conta più di 1.550 aziende associate, per un totale di oltre 188.000 addetti, un parco veicolare di oltre 134.000 mezzi, più di 125 linee di Autostrade del Mare, 200.000 collegamenti ferroviari annuali, oltre 160 linee ferroviarie e 32 mld € di fatturato aggregato.

Appuntamento denso di interventi per fare il punto sulla logistica e le azioni necessarie affinchè vi sia un reale rilancio di tutto il settore e non si perda un'occasione storica per dare una svolta all'economia del Paese.

Il presidente di Alis, Guido Grimaldi ha sottolineato il lavoro dell'associazione di continuo confronto e costante collaborazione con le istituzioni mettendo in evidenza come 

"attraverso la scelta dell’intermodalità, il nostro cluster ha consentito un vantaggio economico in termini di risparmio di costi pari a circa 2,5 milioni di euro/km , dato censito dallo studio ALIS insieme ad SRM, che vale 2 miliardi di euro di abbattimento del costo di esternalità in un anno. Inoltre, considerando che in tutta Europa il parco circolante italiano è secondo per anzianità solo alla Grecia e ha un’età media di 14 anni, ALIS ha proposto l’introduzione di incentivi di cui una parte a fondo perduto, fino ad un massimo del 30%, per il rinnovo delle flotte."

Misure necessarie per prevedere un rinnovo di mezzi green,  meno inquinanti.

"Nel trasporto su rotaia -ha continuato il presidente Grimaldi-, dove i nostri associati auspicano il miglioramento dell’efficienza, della sicurezza e della qualità della rete ferroviaria, attraverso il completamento dei corridoi TEN-T nonché dei collegamenti alta velocità/alta capacità per passeggeri e merci, sono notevoli gli investimenti per l’ammodernamento dei carri merci circolanti e dell’equipment per il trasporto combinato, così come all’utilizzo di mezzi a basso impatto fonico e pertanto meno inquinanti.

Nel trasporto marittimo, invece, un esempio particolarmente virtuoso offerto dal nostro cluster è quello rappresentato dalle ECO, navi Ro-Ro ibride di ultimissima generazione: 12 unità, di cui 5 già impiegate su linee di collegamento che scalano tutti i giorni i nostri porti italiani, progettate per imbarcare oltre 520 camion, garantire zero emissioni in porto e superare già oggi i target di sostenibilità prefissati dalle normative internazionali per il 2050.

Impegno apprezzato e riconosciuto anche da RINA per le performance di abbattimento di emissioni di CO2, che passano dai 6,4 kg di CO2 per trailer/miglio marino (con navi costruite nel 1999) agli 0,9 kg di CO2 per trailer/miglio marino (con navi di ultima generazione) e che testimonia come noi di ALIS abbiamo raggiunto il traguardo straordinario di essere ben sette volte più sostenibili rispetto alle navi di precedenti generazioni. Abbiamo quindi raggiunto con ben 30 anni di anticipo i target fissati per il 2050, ovvero una generazione avanti rispetto a tutti gli altri.

Tali investimenti risultano ancor più notevoli dallo studio realizzato da ALIS insieme a SVIMEZ e SR-M di Intesa San Paolo in riferimento all’impatto del Covid-19 sulle aziende del nostro cluster, che sarà presentato domani nei dettagli, dove in particolare emerge il dato del calo di fatturato registrato nel 2020 dalle nostre aziende che è pari a circa 2,1 miliardi di euro.

Come riportato dallo studio, inoltre, il nostro cluster ha consentito di: 

• sottrarre dalla strada italiane ed europee oltre 5 mln di camion che partono dall’Italia e proseguono attraverso direttrici intermodali marittime e ferroviarie in tutta Europa, 

• spostare 125 mln di tonnellate di merci, • favorire un abbattimento di emissioni di CO2 pari a oltre 4,4 mln di tonnellate. "

I lavori sono continuati per l'intera giornata con interventi di istituzioni ed imprenditori fornendo importanti spunti di riflessione, come il campanello d'allarme lanciato da Cottarelli: crisi economica alle spalle ma attenzione all'inflazione che se dovesse crescere oltre il 2% ci porterebbe sul terreno minato dei titoli di Stato comprati fino ad oggi dalla BCE e che potrebbe non essere intenzionata più all'acquisto.


Per il ministro Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, intervistato da Nunzia De Girolamo:  

“Nei prossimi giorni porteremo alla Conferenza Stato Regioni la distribuzione dei primi 6-7 miliardi per la mobilità, il rinnovo delle flotte, le ferrovie regionali, l’intermodalità, E poi investiremo nei porti 4 miliardi di euro, una cifra mai vista, proprio per la trasformazione green e l’efficientamento complessivo”

E proprio sui porti il socio fondatore Emanuele Grimaldi (in questi giorni designato prossimo presidente dell'associazione mondiale degli armatori) ha sottolineato che puntare solo su Genova e Trieste non aiuti il sistema produttivo a migliorare l'export, auspicando invece che gli interventi del Governo riguardino anche quei porti tirrenici ed adriatici strategici per il settore industriale quali naturali gate delle merci nelle prossimità dei distretti produttivi.  

 



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