23 marzo 2021 - L'International Chamber of Shipping (ICS) avverte che la mancanza di accesso alle vaccinazioni per i marittimi sta mettendo lo shipping in un “campo minato legale”, ponendo le catene di approvvigionamento globali in una situazione vulnerabile.
Un documento legale che dovrebbe essere diffuso alla comunità marittima globale al più tardi questa settimana da ICS evidenzia la preoccupazione in merito al fatto che le vaccinazioni potrebbero presto diventare un requisito obbligatorio per il lavoro in mare, sulla base di alcuni rapporti secondo i quali alcuni stati insistono affinché tutto l'equipaggio sia vaccinato come condizione preliminare per entrare nei loro porti.
Tuttavia, secondo le stime, i paesi in via di sviluppo non raggiungeranno l'immunizzazione di massa fino al 2024, dato che il 90% delle persone in 67 paesi a basso reddito hanno poche possibilità di vaccinazione nel 2021. ICS calcola che 900.000 marittimi del mondo (ben oltre la metà della forza lavoro globale) provengono da paesi in via di sviluppo.
Ciò sta creando una "tempesta perfetta" per gli armatori, che potrebbero essere costretti a cancellare i viaggi se i membri del loro equipaggio non vengono vaccinati. Rischiano danni legali, finanziari e reputazionali navigando con equipaggi non vaccinati, a cui potrebbe essere negato l'ingresso nei porti.
I ritardi nei porti causati da equipaggi non vaccinati aprirebbero responsabilità legali e costi per gli armatori, che non sarebbero recuperabili dai noleggiatori. Inoltre, mentre gli armatori sarebbero in grado di soddisfare la necessità di vaccini per la gente di mare nei nuovi contratti, gli armatori che tentano di modificare i contratti esistenti o chiedono all'equipaggio di ricevere un vaccino specifico richiesto da un porto potrebbero esporsi a responsabilità legali.